Il Consiglio Panucraino delle Chiese si appella a Papa Leone XIV per i prigionieri e i bambini deportati

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Il Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose ha inviato una lettera a Papa Leone XIV chiedendo di proseguire il suo impegno umanitario affinché tutti i prigionieri di guerra e i civili ucraini possano tornare a casa dalla prigionia russa. Nella richiesta vengono menzionati in particolare i combattenti del battaglione «Azov», i difensori di Mariupol, i medici militari, i rappresentanti delle Chiese, i tatari di Crimea, i giornalisti e, soprattutto, i bambini ucraini deportati.

«Da oltre tre anni e mezzo l’Ucraina subisce la guerra su vasta scala scatenata dalla Federazione Russa. Il nostro popolo affronta enormi perdite umane, la distruzione di città e villaggi, la deportazione e lo spostamento forzato di bambini ucraini. È una delle più gravi catastrofi umanitarie in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Una delle ferite più dolorose resta la detenzione di migliaia di prigionieri di guerra e ostaggi civili in Russia», si legge nel messaggio del Consiglio.

Particolarmente drammatica per la società ucraina è la questione dei bambini deportati e portati con la forza in Russia, dove molti di loro vengono trattenuti in istituti speciali e crescono in un ambiente ostile alla propria identità nazionale e allo Stato ucraino.

Il Consiglio ha inoltre espresso gratitudine al Papa per la sua posizione coerente in difesa di una pace giusta, per il sostegno alla cessazione dell’aggressione armata russa contro l’Ucraina e per gli sforzi compiuti per affrontare le gravi conseguenze umanitarie della guerra.

Il Consiglio Panucraino delle Chiese ha anche condannato i nuovi attacchi terroristici della Russia contro le città ucraine

Il Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose ha anche reso pubblica una dichiarazione in merito ai nuovi massicci attacchi terroristici della Federazione Russa contro l’Ucraina nella notte tra il 27 e il 28 agosto 2025.

DICHIARAZIONE
del Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose sulle recenti azioni terroristiche russe contro le città ucraine

Nella notte tra il 27 e il 28 agosto 2025, la Federazione Russa ha lanciato nuovamente attacchi terroristici contro Kyiv, Zaporizhzhia e altre città ucraine. A seguito dei bombardamenti con missili e droni, civili innocenti, inclusi bambini, sono stati uccisi e feriti; edifici residenziali e infrastrutture civili, tra cui un asilo nido, sono stati distrutti o danneggiati; centinaia di persone hanno perso la propria casa e migliaia di ucraini hanno vissuto l’incubo di un’altra notte di attacchi terroristici.

Il regime dittatoriale russo ha ancora una volta dimostrato la sua natura disumana e la sua politica criminale di genocidio.

Condanniamo fermamente i ripetuti atti terroristici della Federazione Russa contro città e villaggi ucraini, che ne confermano lo status di stato terrorista. Qualsiasi forma di sostegno manifestata oggi alla Federazione Russa equivale a sostenere assassini e criminali, e comporta una chiara responsabilità morale. I profitti derivanti da rapporti d’affari con la Federazione Russa sono oggi intrisi del sangue di vittime innocenti, e questo sangue grida al Cielo chiedendo giustizia.

Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime e preghiamo per coloro che hanno sofferto a causa dei terroristi russi.

Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra gratitudine a tutti i leader religiosi, a tutti i fedeli di diverse confessioni e a tutte le persone di buona volontà per il sostegno offerto al popolo ucraino, per la preghiera per la fine dell’aggressione militare russa e per l’ottenimento di una pace giusta e duratura per l’Ucraina e per l’Europa.

Kyiv, 28 agosto 2025

[Fonte e Foto: Chiesa greco-ortodossa ucraina]