Un altro sacerdote cattolico rapito in Nigeria. Continua la piaga dei sequestri e omicidi nello Stato africano

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CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - Ennesimo rapimento di un sacerdote cattolico in Nigeria. Don Jude Kingsley Maduka, parroco della parrocchia cattolica di Cristo Re, Ezinnachi-Ugwaku, Okigwe L.G.A., nello Stato di Imo, è stato rapito il 19 maggio scorso. Il sequestro - di cui dà notizia la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre - si aggiunge a una serie di rapimenti e omicidi ai danni di diversi sacerdoti cattolici verificatisi nello stesso Stato nigeriano. Secondo il cancelliere della diocesi di Okigwe, padre Iwuanyanwu, il sacerdote è stato rapito mentre visitava la cappella di recente costruzione per l'adorazione eucaristica nel villaggio di Ogii a Okigwe.

Aiuto alla Chiesa che Soffre manifesta "forte preoccupazione per questi fenomeni criminali che, nonostante tutte le rassicurazioni delle Istituzioni, continuano a proliferare senza essere seriamente contrastati". Acs manifesta inoltre "sentita vicinanza alla Chiesa e alle comunità dei fedeli locali ancora una volta barbaramente ferite".

Il 15 aprile di quest'anno - ricorda l'agenzia vaticana Fides - era stato rapito un altro prete della diocesi di Okigwe. Si tratta di don Michael Ifeanyi Asomugha, parroco della chiesa di San Paolo a Osu, sequestrato lungo la strada Oriagu-Obowo nello Stato di Imo, mentre tornava da un'ordinazione diaconale. I rapitori avevano messo un enorme masso sulla carreggiata per bloccare l'automobile sulla quale viaggiava il sacerdote. Questi una volta sceso dalla vettura per rimuovere la grossa pietra è stato assalito dai banditi. Il fratello sacerdote che era al posto di guida era riuscito a scappare e aveva lanciare l'allarme. Don Asomugha è stato poi liberato dopo qualche giorno grazie all'interessamento della sua famiglia. Il rapimento lungo gli assi di comunicazione stradale è una delle tattiche più utilizzate dai sequestratori in Nigeria.

Secondo i dati riferiti a Fides dalla Chiesa in Nigeria, tra il 2021 e il 2022 sono cinque i preti rapiti nella sola diocesi di Okigwe. Il caso di padre Fidelis Ekemgba, parroco della chiesa di San Pietro a Umunohu Amakaohia nell'area del governo locale di Ihitte/Uboma, rapito il 12 settembre 2021 e in seguito liberato, ha suscitato un certo scalpore perché secondo la polizia nigeriana sarebbe stato sequestrato da una banda a capo della quale c'era Izuchukwu Anoloba, pastore della Apostolic Church of Christ in Lagos. Questi dopo l'arresto ha dichiarato di essere pentito delle sue azioni "perché ora sono una vergogna per il corpo di Cristo e per la mia famiglia". Oltre ai sacerdoti anche le religiose sono vittime di sequestro, come quattro suore della congregazione diocesana Sisters of Jesus the Saviour rapite mentre si recavano a messa il 21 agosto 2022. Le religiose, Johannes Nwodo, Christabel Echemazu, Liberata Mbamalu e Benita Agu sono state in seguito liberate.

La piaga dei rapimenti a scopo di estorsione è diffusa in gran parte della Nigeria. Per quel che riguarda lo Stato di Imo, dove si trova la diocesi di Okigwe, l'asse stradale Enugu-Port Harcourt, lungo la tratta tra Enugu e Okigwe, è una delle aree dove si verificano con una certa frequenza rapimenti di automobilisti. Quanto ai rapitori, oltre a banditi locali, nello Stato di Imo si accusano anche bande di pastori Fulani, che non sono però originari dello Stato, ma che appaiono in grado di muoversi liberamente, evitando i controlli delle autorità. Suscitando quindi dubbi sul fatto che possano godere di complicità locali.

(Questo articolo è stato pubblicato oggi dall'ANSA; Foto: Aiuto alla Chiesa che soffre)