Nicaragua: scarcerato il vescovo Alvarez. Ma la trattativa per il suo esilio fallisce

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È uscito dal carcere il vescovo cattolico del Nicaragua, Rolando Álvarez, critico di Daniel Ortega e condannato a 26 anni di reclusione: lo ha rivelato alla Cnn una fonte diplomatica, secondo la quale sono in corso colloqui tra il governo e i vertici della Chiesa locale sul futuro di Alvarez. Nei colloqui ci sarebbe anche la possibilità che il vescovo venga espulso dalla nazione latinoamericana o mandato in esilio.

Se il religioso si rifiutasse di lasciare il Paese, potrebbe essere riportato in prigione, ha precisato la fonte. Alvarez è uno dei numerosi preti e vescovi cattolici che sono stati presi di mira per aver criticato il regime autoritario del presidente Daniel Ortega. Le relazioni tra il Nicaragua e il Vaticano, già profondamente logorate, si sono ulteriormente incrinate quest’anno dopo che papa Francesco ha definito quello di Ortega un “regime oppressivo”.

Monsignor Rolando Alvarez, 56 anni, vescovo di Matagalpa, che secondo fonti concordanti sarebbe uscito lunedì scorso dalla prigione ‘La Modelo’ di Managua dove si trovava da oltre 100 giorni, potrebbe essere espulso dal governo del presidente Daniel Ortega, e inviato all’estero, probabilmente verso Roma per essere accolto dalla Santa Sede.

L’ipotesi del rilascio del vescovo e della sua partenza dal Nicaragua è stata convalidata da varie personalità dell’opposizione nicaraguense, fra cui l’ex candidato presidenziale Félix Maradiaga e il giornalista esule negli Stati Uniti, Emiliano Chamorro. In particolare però via Twitter Bianca Jagger, presidente della Fondazione per i diritti umani che porta il suo nome, ha sostenuto di avere ricevuto affidabili informazioni che monsignor Alvarez potrebbe essere inviato a Roma.

Il rilascio del vescovo è anche in apertura del portale di notizie Confidencial, il quale precisa che “secondo fonti diplomatiche sul suo destino sono in corso contatti fra il governo, la Conferenza episcopale nicaraguense e la Santa Sede”.

In serata si è appreso però che il vescovo Alvarez, che era stato rilasciato lunedì dal carcere di La Modelo di Managua nell’ambito di una trattativa, a quanto sembra con la Conferenza episcopale del Nicaragua e con la Santa Sede, è stato riportato in cella oggi, poiché non è stato raggiunto alcun accordo per ottenere il suo rilascio definitivo.

Fonti ecclesiali e diplomatiche hanno rivelato al portale di notizie Confidencial che il Vaticano ha inviato a Managua un rappresentante diplomatico per negoziare con il governo del Nicaragua la liberazione e un eventuale esilio del vescovo. Tuttavia a quanto si è appreso mons. Alvarez non ha accettato la condizione di dover lasciare il Paese in cambio della libertà.

Una fonte ha spiegato che “l’unica circostanza in cui monsignor Alvarez accetterebbe di andare in esilio è se Papa Francesco glielo chiedesse o glielo ordinasse, e questo non è accaduto prima, né durante i colloqui avvenuti questa settimana con un rappresentante diplomatico della Vaticano”. Da parte sua, il cardinale Leopoldo Brenes, in dichiarazioni ad alcuni organi di stampa, ha definito la notizia della liberazione di monsignor Alvarez una “pura speculazione” e ha affermato che “rimane nel carcere La Modelo”.

(Fonte: ANSA; Foto: Vatican Media)