Indonesia: leader musulmano, "la tolleranza e la fraternità sono fondamenti della nostra fede"
Pubblichiamo l'intervento di Syuhud Sahudi Marsudi, vice capo del Consiglio indonesiano degli Ulema (MUI) e vice presidente del National Sharia Council, già segretario generale di Nahdlatul Ulama - gruppo dell'Islam sunnita tradizionalista del Paese e tra le più grandi organizzazioni indipendenti islamiche del mondo - al panel conclusivo sul tema "Vivere insieme" dell'Incontro internazionale 'Imaginer la Paix - Imagine Peace', organizzato a Parigi dalla Comunità di Sant'Egidio. All'indomani della visita di papa Francesco in Indonesia, il leader musulmano illustra come la tolleranza e la fraternità siano fondamenti della fede islamica nel Paese, il più popoloso a maggioranza musulmana del pianeta (87,17% della popolazione), quello in assoluto col maggior numero di fedeli islamici. "La differenza tra le religioni chiede il rispetto reciproco di queste differenze", afferma.
Durante la sua visita apostolica in Indonesia, dal 3 al 6 settembre 2024, Sua Santità santo Papa Francesco ha toccato tre temi fondamentali per l’umanità: 1) La Fede 2) la Fraternità e 3) la Compassione.
Le basi perché le comunità religiose possano vivere insieme sono queste tre. Gli insegnamenti della fede islamica hanno chiarito che la differenza tra le religioni (Bhineka Tunggal Eka nel contesto dell’Indonesia) chiede il rispetto reciproco di queste differenze.
Dopo aver compreso il primo punto dobbiamo dedicarci al secondo, la Fraternità. In questo contesto secondo gli insegnamenti di Uchwah Bsyariyah la fraternità tra le persone diventa importante perché vivere insieme inizia con la Fraternità, che è intessuta e legata dalla Compassione. I sentimenti intrinseci di rispetto, apprezzamento e fiducia reciproca, di sostegno e protezione dell’altro, nascono e vivono secondo una natura - estremamente degna di lode - comandata da Allah, ossia la natura della Tolleranza che ha i seguenti significati:
1) La tolleranza è una delle qualità comandate dall’Onnipotente e nostro nobile Messaggero. La tolleranza è perdonare quando possiamo, è ignorare gli errori degli altri, è scusarli e vedere la loro bontà e le loro buone azioni invece di concentrarsi sulle loro disgrazie e i loro errori
2) La tolleranza è concedere spazio per socializzare con gli altri.
Dal punto di vista religioso, viviamo in un paese così come si vive in una grande casa; in quella grande casa ci sono due stanze, ossia 1) lo spazio pubblico, il soggiorno, una stanza in cui tutti possono entrare (chiamata Muamalah Room). In questa stanza tutti i fedeli delle diverse religioni possono lavorare insieme uno con l’altro nella vita sociale; è uno spazio per aiutarsi vicendevolmente, uno spazio per la fraternità umana che deve diventare uno spazio per la fraternità della nazione.
E il secondo è lo spazio privato, ossia lo spazio di Tawhid, (spazio della fede e Ubudiah), questo spazio distingue tra gli ospiti e i proprietari della casa, tra un’entità e l’altra, tra una religione e un’altra.
Quello che qui deve essere compreso profondamente è in quale spazio un musulmano, per esempio, può lavorare e vivere insieme con i non musulmani, e in quale spazio conserviamo le nostre differenze.
Nello spazio della Fede (Aqidah) dobbiamo essere capaci di rispettare le differenze.
Uno spazio che è conforme al comandamento di Allah perché in questo spazio c’è l’essenza delle differenze; e nello spazio (Mu’amalah) della nostra vita sociale noi viviamo insieme.
3) La tolleranza è parte della giustizia.
La tolleranza è parte della giustizia perché significa dare reciprocamente, il rispettarsi, proteggersi, amarsi l’un l’altro, riconoscere l’altro e non valori contrari a questi.
La giustizia si realizza grazie alla parola ‘reciproco’.
4) La tolleranza abbellisce la virtù. Gli esseri umani, che sono belli, alti e affascinanti avranno un aspetto perfetto se avranno i giusti ornamenti. Gli edifici, le macchine, le motociclette e altri tipi di materiale saranno più belli se dotati dei giusti accessori.
L’ornamento più appropriato e di cui si ha maggiormente necessità nella vita sociale è la Tolleranza perché dalla tolleranza si genereranno cose buone per sé stessi e per gli altri.
5) Il miglior risultato dell’istruzione è la tolleranza. Se gli studenti sono brillanti, padroneggiano le loro materie, sono competenti nei loro ambiti, godono della loro conoscenza e hanno dei buoni voti, necessitano ancora di una conoscenza: ossia la conoscenza per usare la conoscenza.
Una di queste conoscenze è la tolleranza perché con la tolleranza sarà più facile fare reti, collegare partners negli affari, trovare fondi e altro.
Tasamuh è parte di Achlaqul Karimah ed è il miglior risultato dell’istruzione.
6) La tolleranza è la chiave per l’azione e la libertà. Se vogliamo partire, dobbiamo prima stabilire la destinazione, poi cominciamo a camminare. Allo stesso modo quando vogliamo fare qualcosa che riguarda altre persone bisogna attivare prima Tasumah, perché così in qualsiasi situazione ci adatteremo facilmente, troveremo facilmente una via di uscita nel caso di difficoltà, saremo accettati facilmente dagli altri e facilmente, alla fine, ce la faremo.
Installare Tasamuh vuol dire dare spazio al perdono, dare spazio all’accettazione, all’essere buoni, e allontanarci e distanziarci dalla stupidità. Come dice il Corano, "Sii tollerante, ordina il pudore ed evita l’ignorante".
Queste sono alcune delle cose che volevo brevemente condividere, spero che sarà utile per coloro di noi che sono diversi, per poter vivere insieme in armonia.
[Foto: Islam Kaffah]