Timor Est: 400 Ong al Papa, "sua visita aiuti ad affrontare i problemi della nostra società"

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Forum Ong Timor Leste: "Povertà, disoccupazione, malnutrizione, disuguaglianza e ingiustizia sociale ed economica". "Apprezziamo le recenti azioni della Chiesa per affrontare gli abusi su donne e bambini, anche quando commessi da membri del clero".

"Ci auguriamo che questa visita ci aiuti a trovare i modi migliori per sviluppare la nostra nazione e affrontare i problemi che affliggono la nostra società: povertà, disoccupazione, malnutrizione, disuguaglianza e ingiustizia sociale ed economica". E' quanto si legge in una lettera aperta, inviata a papa Francesco in occasione della sua visita nel Paese, del Timor Est NGO Forum (FONGTIL), un'organizzazione ombrello che include oltre 400 ONG e organizzazioni basate sulla comunità in tutto Timor Est.

"FONGTIL e Timor Est sono orgogliosi e felici di ricevere la visita del più alto leader della Chiesa cattolica, Sua Santità Papa Francesco", esordisce la lettera. "Questa visita - prosegue - si svolge in un momento molto diverso da quando il popolo timorese ricevette la visita di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II nel 1989".

!A quel tempo, il popolo di Timor Est viveva sotto la brutale occupazione militare indonesiana. Il Santo Padre ha contribuito a mobilitare e ad aprire gli occhi della comunità internazionale sulla sofferenza del popolo timorese e sulla nostra lotta per l'indipendenza", ricorda.

Oggi, "Sua Santità Papa Francesco ci visita in un'era di indipendenza e libertà, quando l'esercito indonesiano non c'è più. L'autodeterminazione di Timor Est è avvenuta attraverso la forte lotta del popolo di Timor Est, con grande sostegno della comunità internazionale, inclusa la chiesa cattolica. Possiamo festeggiare insieme durante questa visita".

Come stato indipendente, "Timor Est ha fatto molti progressi dopo la guerra con l'Indonesia: abbiamo elezioni libere e democratiche e libertà di movimento, anche se ci sono alcune sfide. Timor Est ha alcune riserve finanziarie dall'esportazione di petrolio e gas; anche se queste attualmente pagano la maggior parte delle esigenze della nazione, le risorse sono limitate e la situazione non è sostenibile".

"Abbiamo istituzioni statali sovrane e legittime che progettano una politica nazionale volta a costruire una società equa e sostenibile - prosegue la lettera aperta -. Timor Est ha una società civile forte e critica che è il partner strategico dello stato per lo sviluppo nazionale e ulteriori progressi. Sebbene siano stati fatti alcuni progressi nei 25 anni successivi al referendum del 1999, Timor Est continua ad affrontare molte sfide, tra cui problemi strutturali, istruzione universale di qualità, acqua pulita, alloggi per la popolazione, nutrizione, sovranità alimentare, strade rurali e salute pubblica".

"Sebbene le autorità e la popolazione stiano cercando di affrontarli, c'è ancora molta strada da fare.
Vostra Santità ha spesso parlato a favore delle persone povere ed emarginate e la incoraggiamo a farlo a Timor Est", aggiune.

"Apprezziamo le recenti azioni della Chiesa per affrontare gli abusi su donne e bambini, anche quando commessi da membri del clero, e chiediamo a Vostra Santità di incoraggiare i leader e la popolazione di Timor Est ad adottare misure più efficaci per prevenire gli abusi sessuali e la violenza domestica", dice ancora il testo.

Timor Est "fa parte del pianeta Terra e concordiamo con Vostra Santità, nella seconda enciclica, che dobbiamo tutti 'prenderci cura della nostra casa comune'".

"In quanto piccolo paese con risorse e resilienza limitate, Timor Est è molto vulnerabile agli impatti ambientali - aggiunge -. Ad aprile 2021, il ciclone Seroja ha ucciso decine di nostri cittadini e danneggiato e distrutto case, infrastrutture e beni delle persone; questo è solo un esempio degli impatti del cambiamento climatico qui".

"Ci uniamo a lei - dicono i firmatari al Papa - nel continuare a pregare e parlare per il mondo e per Timor Est, a sostegno degli obiettivi dell'umanità di ridurre le emissioni nell'atmosfera, ripristinare l'ambiente dalla distruzione e garantire un mondo sicuro e pacifico".

FONGTIL "è consapevole che questa distruzione deriva in gran parte dalle azioni delle persone nelle nazioni più grandi e ricche per massimizzare il loro guadagno economico. FONGTIL incoraggia Vostra Santità a continuare a lavorare per risolvere la crisi climatica globale.
FONGTIL apprezza anche gli appelli di Vostra Santità Papa Francesco al dialogo e alla fine del conflitto e della crisi in Palestina e in altri paesi che non godono di pace".

FONGTIL "ricorda il popolo del Sahara Occidentale e della Papua Occidentale, che continua a cercare giustizia e diritti umani, inclusa l'autodeterminazione. La presenza di Vostra Santità può aiutare a portare l'attenzione della comunità internazionale sui popoli che sono occupati o dominati da altri".

L'augurio finale è "che questa lettera giunga davvero nelle mani di Sua Santità".

[Photo Credits: Vatican News]