I musulmani italiani condannano il sermone dell’imam di Birmingham

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Il Consiglio delle guide religiose della Coreis Comunità Religiosa Islamica Italiana condanna le affermazioni di un imam di Birmingham nel Regno Unito e la sua brutale descrizione tecnica di una lapidazione femminile per adulterio durante il sermone della preghiera comunitaria del venerdì.

“È intollerabile la puerile giustificazione addotta dai responsabili di uno dei centri islamici di Birmingham che si tratti di una citazione estrapolata artificialmente dal contesto del sermone – si legge in una nota -. Ciò che è davvero artificiale e artefatto del sermone in questione è la totale mancanza di senso di coerenza e di opportunità religiosa, la mancanza di sensibilità e consapevolezza del contesto e delle reali priorità spirituali dei fedeli nella storia e nella società contemporanea dell’Occidente. L’errore di questo imam è quello di abusare della sua saccenza su alcuni dettagli tecnici della storia giuridica per travisare e istruire alcuni fedeli ad una interpretazione formalista e ‘punitiva’ della religione a discapito e a danno dell’integrità di ogni essere umano. Così facendo egli snatura la vera identità e finalità di ogni dottrina religiosa e di ogni credente, uomo e donna, occultando il messaggio di prevenzione nella ricerca del bene, scioglimento dei nodi dell’anima, pacificazione interiore e armonia universale”.

I membri del Consiglio delle guide religiose della Coreis Comunità Religiosa Islamica Italiana, come molti altri centri e coordinamenti di formazione religiosa in Europa e nel mondo, “si onorano di attingere alle fonti della dottrina religiosa tramite la lettura e l’interpretazione riattualizzata dell’insegnamento di maestri autentici di saggezza e amore per la conoscenza, la pace e l’unità”.

“La comprensione e la pratica dell’Islam anche in armonia con il contesto non possono mai essere dissociati dalla conformità all’intelligenza illuminata e al modello misericordioso dei Profeti e dei loro autentici eredi spirituali e sapienziali”, conclude il comunicato.

In un video diventato virale sui social, l’imam principale della moschea di Green Lane, punto di riferimento del fondamentalismo radicale nota per le posizioni estremiste a Birmingham, in Inghilterra, spiega in un sermone come si esegue correttamente un’esecuzione per lapidazione di una donna adultera. Il video ha suscitato indignazione e scalpore e come risultato – scrive il Daily Mail online – le autorità hanno revocato un finanziamento di due milioni di sterline a fondo perduto destinato alla moschea.

Nel sermone, l’imam Sheikh Zakaullah Saleem alcune settimane fa spiegava la corretta procedura per una lapidazione: la donna trovata colpevole di adulterio – diceva – va prima “sepolta fino alla vita” per “salvaguardarne il pudore”, e solo dopo si può dare inizio al lancio delle pietre, che termina quando la condannata muore per le lesioni.

Il video del sermone, accessibile fino a poco tempo fa su Youtube, è ora sparito. Lo stesso imam incitava le autorità britanniche ad intraprendere azioni legali contro un’insegnante ‘colpevole’ di aver mostrato in classe immagini (proibite dall’Islam) del profeta Maometto. Un altro imam della Green Lane Mosque – moschea che veniva citata in un documentario sull’Islam radicale dell’emittente Channel 4 – in un sermone spiega che una donna deve accomodare i “bisogni sessuali” del marito ogni volta che quest’ultimo lo desideri, giustificando quindi anche lo stupro fra le mura domestiche.

Come risultato di questi episodi, scrive il Mail on Sunday, alcuni impiegati pubblici, definiti dal giornale “maldestri”, hanno deciso di congelare i fondi pubblici, che loro stessi avevano destinato a finanziare un centro per i giovani annesso alla moschea.

(Foto: immagine presa dal video dell’imam che tiene il sermone incriminato/Youtube)