Il Papa ai giovani del Mediterraneo, la regione "riscopra la sua vocazione alla fraternità e alla pace" e smetta di essere "un cimitero"
Il Pontefice lo ha detto nel messaggio inviato ai giovani che partecipano al MED 24 a Tirana, in Albania. Ispirato ai precedenti Incontri del Mediterraneo, l'evento ha l'obiettivo di creare uno spirito di fraternità seguendo l'appello di Francesco a costruire ponti di dialogo tra le diverse religioni e culture del Mediterraneo.
Tirana, 17/09/2024 - Papa Francesco ha invitato i giovani del Mediterraneo a "essere instancabili pellegrini di speranza e a seguire i segni di Dio, affinché il Mediterraneo riscopra il suo volto migliore: l'espressione della fraternità e della pace, e smetta di essere un cimitero!". Lo ha fatto inviando un video messaggio ai cinquanta giovani che partecipano al MED 24 Tirana, una nuova edizione degli Incontri del Mediterraneo, organizzati dalla Chiesa Cattolica con la collaborazione di attori mediterranei, come Mar Yam, con l'obiettivo di affrontare le sfide e le opportunità presenti nella regione mediterranea. Questi incontri si concentrano su temi come la pace, il dialogo interreligioso e culturale, la dignità umana e la migrazione. Sotto il motto "Pellegrini di speranza, costruttori di pace", suggerito dalla Arcidiocesi di Tirana-Durazzo, in continuità con il motto del Giubileo, il MED 24 Tirana segue l'invito del Papa a costruire ponti di dialogo tra le diverse religioni e culture del Mediterraneo.
Il futuro della regione mediterranea
L'incontro MED 24 Tirana, iniziato domenica scorsa e che si protrarrà fino a sabato 21 settembre, ha ricevuto il messaggio di Papa Francesco in cui ha ricordato la sua visita in Albania dieci anni fa: "Come ho detto in quell'occasione ai giovani: 'Voi siete la nuova generazione dell'Albania', ora voglio aggiungere, per voi, cari giovani che venite dalle cinque sponde del Mediterraneo, 'Voi, la nuova generazione, siete il futuro della regione mediterranea'". "La pace va costruita! Dio ama tutti gli uomini; non fa differenze tra noi. La fraternità tra le cinque sponde del Mediterraneo che state costruendo è la risposta, la migliore risposta che possiamo offrire ai conflitti e alle indifferenze mortali", ha sottolineato Francesco nel suo videomessaggio.
Una porta di pace a Tirana
All'apertura dell'incontro, lunedì mattina, l'Arcivescovo di Tirana, Monsignor Arjan Dodaj, F.d.C., ha dato il benvenuto ai 50 giovani partecipanti al MED 24 Tirana e ha detto loro: "Cari giovani, il nostro desiderio è che possiate sperimentare l'Albania come luogo di quel laboratorio di pace che sorge come peculiarità della sua esperienza interreligiosa".
Monsignor Dodaj ha sottolineato come Tirana sia stata un facilitatore di un ricco scambio tra culture: "Sempre, nella sua storia, la nostra terra è stata un luogo di intersezione e di passaggio, e cosa significa essere una 'porta' se non che da un lato si passa, e dall'altro si trova sempre accoglienza? I percorsi sono diversi, ma la porta li unisce tutti senza omologarli". E ha aggiunto: "Lo stesso accade con il Mar Mediterraneo, il 'Mare Nostrum'. Per la storia che lo caratterizza, per la diversità delle sue realtà, delle sue culture e anche delle sue prove, costituisce un mosaico al quale oggi vorremmo dare la forma di una porta. E così, di nuovo, questa porta, in questi giorni, passa per Tirana".
I giovani, costruttori di pace
I giovani del Mediterraneo affrontano diverse sfide che minacciano il loro futuro: la destabilizzazione e la crisi umanitaria generate dai conflitti e dalle guerre nella regione, l'instabilità finanziaria e lavorativa, la mancanza di opportunità educative e di sviluppo professionale.
Il MED 24 Tirana, ispirato ai precedenti Incontri del Mediterraneo, ha l'obiettivo di creare uno spirito di fraternità. L'evento segue l'appello di Papa Francesco a costruire ponti di dialogo tra le diverse religioni e culture del Mediterraneo, trasformando la regione in un simbolo di pace, speranza e fraternità universale.
Nell'arco di una settimana, 50 giovani di diverse culture, fedi e realtà delle cinque sponde del Mediterraneo si incontreranno con un programma basato sul dialogo; i partecipanti faranno visite culturali, avranno momenti di preghiera e meditazione, e lavoreranno su questioni cruciali come la pace, la migrazione e la dignità umana.
Il giovedì sarà una giornata speciale dedicata a favorire scambi significativi con workshop progettati per promuovere il dialogo tra i vescovi e i giovani partecipanti. La giornata si concentrerà su tre temi principali: educazione, comunicazione e sviluppo integrale nella costruzione della pace.
A dieci anni dalla visita di Papa Francesco in Albania, che è diventata una pietra miliare storica per il Paese, Tirana torna ad essere sede di un evento significativo con protagonisti i giovani di tutto il Mediterraneo. L'incontro è un invito all'azione affinché i giovani di diverse culture si riuniscano per costruire un futuro più giusto e solidale per il Mediterraneo.
[Photo Credits: Diocèse de Marseille]