L'Economist, "sembra che Putin stia vincendo la guerra, per ora"
"La sua più grande risorsa è la mancanza di visione strategica dell’Europa"
"Per la prima volta da quando Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, sembra che possa vincere. Il presidente russo ha messo il suo Paese sul piede di guerra e ha rafforzato la sua presa sul potere. Si è procurato forniture militari all’estero e sta contribuendo a rivoltare il sud del mondo contro l’America. Fondamentalmente, sta minando la convinzione in Occidente che l’Ucraina possa – e debba – emergere dalla guerra come una fiorente democrazia europea". E' quanto scrive la rivista britannica The Economist.
L’Occidente non sta facendo tutti gli sforzi possibili per ridurre la fiducia di Putin nella vittoria. Ma il fatalismo, l’autocompiacimento e una sorprendente mancanza di visione strategica si frappongono, soprattutto in Europa, afferma il prestigioso magazine economico-finanziario.
I giornalisti chiamano la probabile vittoria di Putin a breve termine il mantenimento dei territori ucraini conquistati. Attualmente al fronte è in corso una “guerra di difensori”, nella quale nessuna delle due parti riesce a cacciare l’avversario dal territorio che controlla. “Potrebbe durare molti anni”, si legge nell'articolo.
Almeno nel 2024, la Russia sarà in una posizione di combattimento più forte, avendo prodotto più droni e proiettili di artiglieria dell’Ucraina e avendo sviluppato tattiche di successo per contrastare una serie di armi ucraine. Inoltre, Putin è preparato a terribili perdite tra l’esercito russo e ha anche rafforzato la sua posizione all’interno del paese.
“L’aumento del sostegno estero spiega in parte il vantaggio della Russia sul campo di battaglia. Putin ha ottenuto droni dall’Iran e proiettili dalla Corea del Nord. Ha lavorato per convincere gran parte del Sud del mondo che non ha alcun interesse in ciò che accade all’Ucraina”, scrivono gli autori.
Nonostante le dichiarazioni di impegno nei confronti dell’Ucraina, sta diventando sempre più difficile per i governi occidentali mantenere le promesse. In particolare, negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden sta ancora cercando di convincere il Congresso a stanziare più di 60 miliardi di dollari in finanziamenti all’Ucraina. Inoltre, la situazione potrebbe diventare ancora più difficile in caso di vittoria dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2024, aggiunge The Economist.
“L’Europa dovrebbe prepararsi a questa terribile possibilità – e al rallentamento dell’aiuto americano, chiunque sia alla Casa Bianca. Invece, i leader europei si comportano come se il munifico Joe Biden fosse sempre al comando”, scrivono i giornalisti.
L’Europa dovrebbe considerare Putin come una significativa minaccia a lungo termine per la propria sicurezza. I giornalisti chiedono che le strategie di difesa europee siano sviluppate in modo tale che Putin non veda nemmeno la minima debolezza nell’Unione europea. E la strategia più efficace dell’Europa per scoraggiare Putin è quella di dimostrare determinazione e impegno incrollabili nei confronti dell’Ucraina sotto forma di forniture delle armi necessarie e sanzioni più dure contro la Russia, conclude The Economist.
(Foto: Wikimedia Commons)