Mig russi nei cieli dell’Estonia: mons. Grusas, “bisogna avere il coraggio di dire ‘basta’”. Appello alla “saggezza”

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“Bisogna avere il coraggio di dire: basta”. E’ quanto afferma mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius (Lituania) e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. A margine di un incontro del Ccee a Castel Gandolfo, così l’arcivescovo commenta al Sir le violazioni da parte dei russi nei cieli dell’Estonia che hanno allertato le forze militari e politiche di tutta Europa. L’arcivescovo non nasconde la preoccupazione anche delle chiese locali dei Paesi Baltici.

“Uso il termine preoccupato – dice – perché è qualcosa che vediamo accadere concretamente. Conosciamo la direzione verso cui si sta muovendo la situazione, e aspettiamo il momento in cui dovrà essere fermata, altrimenti continuerà. È come un bambino che mette alla prova i limiti dei genitori, cercando sempre di capire fin dove può spingersi. A un certo punto, però, serve una mano ferma che dica: basta”.

“Ovviamente – aggiunge -, la guerra in Ucraina rappresenta la linea del fronte. Ma si vedono molte altre cose in corso. Oltre alle provocazioni e a test di vario tipo con droni o jet da combattimento che violano lo spazio aereo, ci sono in atto anche piccole provocazioni nei Paesi baltici e in altre zone d’Europa: test sui sistemi informatici, attacchi per sabotare le reti, provocazioni mirate in diversi luoghi. Tutto questo fa parte del loro modo di operare. I nostri militari ne sono consapevoli. Diversi ministri della difesa — sia il nostro in Lituania, sia quello dell’Estonia, sia quelli dell’Unione Europea — hanno dichiarato di considerare questi episodi come provocazioni, come tentativi di sondare i limiti. Dobbiamo riflettere su cosa significhi tutto questo, e poi avere il coraggio di dire: basta”.

Qual è la voce della Chiesa che vive in Europa e in particolare di quella che vive sulla linea del fronte? “È un appello costante alla pace, alla preghiera per la pace”, risponde mons. Grušas. “Ma aggiungerei anche una preghiera per la saggezza: la saggezza per noi, in Occidente, affinché possiamo vedere la realtà che abbiamo davanti; la saggezza che viene dallo Spirito Santo, per guidarci nelle azioni giuste verso una pace giusta; la saggezza per i responsabili politici, affinché trovino le vie corrette — sempre con la guida dello Spirito Santo — per arrivare alla vera pace”.

Riguardo alla minaccia di una terza guerra mondiale, l’arcivescovo ricorda: “Papa Francesco ha detto che siamo già dentro una Terza Guerra Mondiale che si manifesta a pezzi in diverse parti del mondo. Ne facciamo parte, e abbiamo bisogno di conversione. Maria, a Fatima, ha chiesto preghiere per la conversione della Russia. Credo che questo appello sia ancora oggi molto valido. Ma la costruzione della pace chiede anche la conversione dei nostri cuori. Non credo che possiamo considerarci esclusi da questo processo. La conversione alla pace deve avvenire a livello mondiale”.

[Fonte: Sir; Foto: Vilniaus Arkivyskupija]