Democrazia: a Firenze presentato il 56° incontro internazionale di studi delle Acli con una ricerca sui giovani e la partecipazione

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La ricerca Iref–Acli “Né dentro, né contro?” fotografa una generazione attenta a clima, diritti e giustizia sociale, ma distante dai partiti tradizionali. Manfredonia: “La democrazia rinasce solo dalla partecipazione dal basso”.

I giovani italiani non sono indifferenti alla politica. Lo dimostra la nuova ricerca “Né dentro, né contro? I giovani e la politica”, condotta da Iref e Acli che sarà presentata durante il  56° Incontro nazionale di Studi delle Acli che si svolgerà a Firenze dal 25 al 27 settembre. Una prima discussione si è svolta oggi a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi – Sala Luca Giordano, con gli interventi di Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle ACLI, Raffaella Dispenza, vicepresidente nazionale e responsabile dell’INS, Elena Pampana, presidente ACLI Toscana, Stefano Baldi, delle ACLI provinciali di Firenze e Nicola Paulesu, assessore con delega a Welfare, Accoglienza e Integrazione del Comune di Firenze.

“Questi dati ci confermano che la democrazia non si rigenera dall’alto, ma dal basso. – ha commentato il Presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia – È nella partecipazione dei giovani, nella loro capacità di elaborare nuove domande e di proporre strade diverse, che possiamo trovare la forza per sanare la frattura sempre più evidente tra cittadini e politica. Tocca a noi creare spazi e opportunità perché questa energia diventi reale cambiamento”.

I primi dati mostrano un quadro complesso ma vitale: i giovani seguono con attenzione l’attualità politica e sociale, con sensibilità diverse a seconda delle collocazioni culturali e ideali. Oltre il 40% cita il cambiamento climatico e il salario minimo tra i temi principali, oltre il 34% la violenza di genere e la salute mentale.  Su una scala da 1 a 10, i giovani attribuiscono punteggi molto alti all’impegno per diritti, ambiente e giustizia sociale, con valori compresi tra 7 e 8 nella quasi totalità delle cause proposte come l’impegno per i diritti umani, la lotta alla povertà, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.

Un quarto degli intervistati non individua alcun partito o candidato in grado di rappresentarli, segno della distanza dalle forze politiche tradizionali, ma anche della ricerca di forme nuove di rappresentanza più autentiche e inclusive. La ricerca integrale, con molti altri dati sorprendenti, sarà presentata durante l’ultima sessione di lavori, sabato 27 settembre.

Qui i dati presentati oggi insieme al programma dei 3 giorni

Il programma dell’Incontro prevede tre giornate di dibattiti, laboratori e momenti di confronto con studiosi, amministratori, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni. Tra gli ospiti: il regista Giorgio Diritti, il prof. Filippo Barbera Università di Torino, il prof. Massimiliano Andreatta dell’Università di Pisa, la prof.ssa Francesca Forno dell’Università di Trento, Fabrizio Barca coordinatore del Forum Diseguaglianze e diversità,  Juan Fernando Lopez Aguilar Coordinatore della Commissione affari istituzionali del Parlamento Europeo, i rappresentanti di ACTIONAID, AGESCI ARCI, AZIONE CATTOLICA, MPU.

Una sessione sarà dedicata al dialogo con il mondo della cultura e del cinema: dobbiamo agire sul senso comune, evidenziare le sfide del presente e del futuro e su questo muoversi insieme, mettere insieme le voci. La cultura ha un forte potere sia di denuncia sociale, sia di prefigurazione di scenari. Ne abbiamo bisogno nella nostra società, stanca, invecchiata, impaurita, a causa delle tante contraddizioni dell’oggi

Oltre ai dibattiti e ai laboratori, venerdì 26 settembre si svolgerà la Camminata per la pace verso la Basilica di San Miniato al Monte, occasione di riflessione e preghiera collettiva per ribadire che la pace e la democrazia camminano insieme, con le riflessioni di Padre Bernardo Gianni, Abate dei Monaci Benedettini di San Miniato al Monte e dell’Imam di Firenze, Izzedin Elzir. È previsto anche un messaggio del Rabbino Capo di Firenze, Gadi Piperno. Alla fine della marcia si terrà una cena povera organizzata dalla Caritas di Firenze e per cui le Acli faranno un’offerta destinata alla Parrocchia di Gaza.

Il 27 settembre, giornata conclusiva, sarà presentato un Patto per favorire la Partecipazione dei giovani, condiviso da più associazioni, che successivamente sarà presentato e discusso con altre reti, associazioni e istituzioni mentre la mattinata si concluderà con i festeggiamenti per gli 80 anni del Patronato ACLI in Piazza della Repubblica a Firenze.

Abbiamo pensato le giornate di INS 2025 come un laboratorio vivo, – ha aggiunto la Vicepresidente nazionale, Raffaella Dispenza – in cui far dialogare ricerca, testimonianze e pratiche concrete. Non solo riflessioni, ma percorsi e proposte che nascono dall’ascolto dei territori e delle nuove generazioni. È un’occasione per rimettere al centro la partecipazione democratica, partendo dall’esperienza quotidiana delle comunità”.

Le Acli e l’amministrazione comunale lavorano all’unisono e sempre più insieme – ha aggiunto Nicola Paulesu, assessore con delega a Welfare, Accoglienza e Integrazione del Comune di Firenze – perché abbiamo bisogno di attività sempre più consapevoli e competenti, sempre nel rispetto dei ruoli reciproci, con l’obiettivo comune di dare riferimenti e sostegno concreto ai cittadini più bisognosi”.

[Foto: www.aclifirenze.it]