Gaza: a Roma la preghiera e la denuncia dei “preti contro il genocidio”

Nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale a Roma si è svolto ieri un momento di raccoglimento per la popolazione che soffre per la guerra nell’enclave palestinese, promosso da un network di sacerdoti. I promotori: “Non possiamo tacere davanti a massacri, violenze e violazioni del diritto internazionale”. Ne riferisce Beatrice Guarrera su Vatican News.
Alla vigilia dell’apertura del dibattito dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, si sono riuniti a Roma nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale per un momento di “raccoglimento, denuncia profetica e impegno per la pace”. Sono i sacerdoti cattolici che hanno dato vita alla rete “Preti contro il genocidio”, nata per rispondere “ai crimini dello Stato di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza e nei Territori Occupati”.
A favore di ogni vita umana
A questo primo appuntamento pubblico, che si è svolto ieri, lunedì 22 settembre, sono stati invitati altri confratelli sacerdoti, comunità ecclesiali e associazioni, uniti per mostrare solidarietà alla popolazione di Gaza. Dopo la preghiera, i partecipanti sono scesi in strada con dei cartelli, per portare all’esterno la loro denuncia e il loro appello alla pace e alla riconciliazione. I promotori spiegano che la nuova rete vuole essere “una voce profetica e unitaria della Chiesa, capace di raccogliere le tante iniziative di denuncia e solidarietà già presenti nelle comunità”. “Non siamo contro qualcuno, ma a favore di ogni vita umana”, si legge sulla pagina web della rete: “Non possiamo tacere davanti a massacri, violenze e violazioni del diritto internazionale”.
Per la promozione della pace e della riconciliazione
Nata a fine agosto per iniziativa di don Rito Maresca, un sacerdote campano, la rete oggi conta oltre mille adesioni, tra sacerdoti e vescovi, tra cui anche quella di monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi. “Annunciare il Vangelo di una pace disarmata e disarmante, come la definisce Papa Leone XIV” risulta al primo punto del documento fondativo dell’iniziativa. Oltre alla promozione della riconciliazione, fondamentale è anche la tutela delle vittime e della legalità internazionale, chiedendo il rispetto delle risoluzioni Onu e dei pronunciamenti della Corte Penale Internazionale, facendo appello alla verità e responsabilità. Non va dimenticato, infine, “il sostegno alle comunità cristiane in Terra Santa”.
[Fonte: Vatican News; Foto: Missionari Saveriani – Xaverian Missionaries]