Il Papa, “a Gaza popolazione schiacciata da fame, violenze e morte”. Nuovo appello al cessate il fuoco

All’Angelus Leone XIV prega per le vittime dei conflitti e per “i governanti che hanno il potere di porvi fine”. Ricorda gli scontri fra Thailandia e Cambogia e nel sud della Siria. Esorta quindi “a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli e a rigettare quanto possa pregiudicarlo”. Ieri l’incontro col metropolita Antonij e il messaggio a Pax Christi.
CITTA’ DEL VATICANO, 27 LUG – Papa Leone XIV prega ancora per “le vittime innocenti dei conflitti”, ed anche per “i governanti che hanno il potere di porvi fine”.
“Il mio cuore è vicino a tutti coloro che soffrono a causa dei conflitti e della violenza nel mondo”, ha detto oggi all’Angelus in Piazza San Pietro. In particolare, ha proseguito, “prego per le persone coinvolte negli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia, specialmente per i bambini e le famiglie sfollate. Possa il Principe della pace ispirare tutti a cercare il dialogo e la riconciliazione”.
“Prego per le vittime delle violenze nel sud della Siria”, ha detto ancora il Pontefice.
“Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza, dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua ad essere esposta a violenze e morte – ha aggiunto papa Leone -. Rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi e al rispetto integrale del diritto umanitario”.
“Ogni persona umana ha un’intrinseca dignità conferitale da Dio stesso – ha affermato Prevost -: esorto le parti in tutti i conflitti a riconoscerla e a fermare ogni azione contraria ad essa. Esorto a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli e a rigettare quanto possa pregiudicarlo”.
“Affido a Maria, Regina della pace, le vittime innocenti dei conflitti e i governanti che hanno il potere di porvi fine”, ha concluso, aggiungendo poi un “grazie a tutti i giornalisti che contribuiscono ad una comunicazione di pace e di verità”.
In relazione a uno dei conflitti in corso, quello tra Russia e Ucraina, ieri intanto il Papa ha mosso un passo in direzione del riallacciamento e rafforzamento dei rapporti col Patriarcato di Mosca. Ha infatti ricevuto in Vaticano il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, in sostanza il “ministro degli Esteri” della Chiesa ortodossa russa e del patriarca Kirill.
Durante il colloquio, ha fatto sapere il Patriarcato moscovita in una nota, “sono state sollevate numerose questioni riguardanti lo stato del dialogo tra ortodossi e cattolici, nonché i conflitti in atto nel mondo, tra cui in Ucraina e in Medio Oriente”.
In particolare, il metropolita Antonij “ha informato Papa Leone XIV della persecuzione che la Chiesa Ortodossa Ucraina sta attualmente subendo”.
Antonij ha anche “trasmesso al Pontefice i saluti di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e le congratulazioni per la sua elezione a Primate della Chiesa Cattolica Romana”.
Papa Leone XIV “ha espresso gratitudine a Sua Santità il Patriarca Kirill per i suoi auguri e ha sottolineato l’importanza di sviluppare le relazioni con la Chiesa Ortodossa Russa”. Al termine uno scambio di doni.
Sempre ieri, il Pontefice ha nviato un messaggio ai partecipanti all’Assemblea nazionale semestrale di Pax Christi Usa, che si tiene a Detroit, nel Michigan, in questo mese di luglio.
“In mezzo alle tante sfide che il nostro mondo si trova ad affrontare in questo momento, tra le quali i conflitti armati diffusi, le divisioni tra i popoli e le sfide legate alla migrazione forzata, gli sforzi per promuovere la nonviolenza sono più che mai necessari”, vi si legge.
Nel Messaggio il Papa, ribadendo quanto già detto alla Conferenza episcopale italiana lo scorso 17 giugno, esorta quindi Pax Christi USA “a lavorare per trasformare le proprie comunità locali in ”case di pace’, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono'”. In tal modo, “aiuterete molte più persone ad accogliere l’invito di san Paolo a vivere in pace con i propri fratelli e sorelle”.
[Foto: Vatican News]