Il Papa a settembre in Indonesia, Papua, Timor Est, Singapore
Dal 2 al 13 del mese, il viaggio più lungo del pontificato.
CITTÀ DEL VATICANO, 12 APR - Mentre il suo stato di salute continua a sollevare interrogativi, con chi non esita a parlare di mandato papale ormai al tramonto, papa Francesco - preoccupandosene molto relativamente - fa annunciare in via ufficiale, e a medio-breve termine, addirittura il viaggio più lungo del suo pontificato.
Un viaggio molto articolato, dalle distanze consistenti, nell'arco di 12 giorni nella prima metà di settembre, che porterà l'87/enne Pontefice in quattro Stati - Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est, Singapore - disposti su due continenti, Asia sud-orientale e Oceania.
"Accogliendo l'invito dei rispettivi capi di Stato e delle autorità ecclesiastiche, papa Francesco compirà un viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore dal 2 al 13 settembre, recandosi a Jakarta dal 3 al 6 settembre, a Port Moresby e a Vanimo dal 6 al 9 settembre, a Dili dal 9 all'11 settembre, e a Singapore dall'11 al 13 settembre", ha dichiarato oggi il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
Un annuncio che conferma le indiscrezioni già circolate e gli annunci fatti dai singoli Stati, allargando però ulteriormente il raggio del tour papale, in termini di tappe e di giorni. Almeno in parte, inoltre, il viaggio era stato già programmato nel 2020 e poi cancellato a causa della pandemia.
L'itinerario in programma, tra l'altro, propone molteplici motivi d'interesse. L'arcipelago indonesiano, ad esempio, è il più grande paese musulmano al mondo per numero di credenti, con circa 202,9 milioni di fedeli (l'87,2% della popolazione). Negli ultimi anni si è assistito anche all'insorgere di forme di fondamentalismo islamico, che, sebbene minoritarie, preoccupano le minoranze religiose per la loro capacità di influire sulle politiche governative.
Per l'Indonesia quella in programma per settembre sarà la terza visita di un Pontefice. Il primo Papa a recarsi nell'arcipelago fu infatti Paolo VI che il 3 dicembre 1970, nell'ultimo dei suoi viaggi internazionali, fece tappa a Jakarta dove fu accolto calorosamente dall'allora presidente Suharto.
Dall'8 al 12 ottobre 1989 fu poi papa Giovanni Paolo II ad visitare l'Indonesia, recandosi tra le varie tappe anche a Dili, in quella che allora era ancora la provincia indonesiana di Timor Est. Quest'ultima, ex colonia portoghese, oggi è una Repubblica indipendente, dopo conflitti, rivolgimenti, tentativi di golpe e una ricorrente guerra civile.
Pur con un basso numeri di abitati, 1,2 milioni circa, Timor Est può definirsi tra i Paesi più cattolici al mondo, col 90% di fedeli sul totale della popolazione.
In Papua Nuova Guinea il Papa arriverà dopo mesi di turbolenza e forti tensioni a causa della grave crisi sociale.
Quest'anno l'impennata dei prezzi dei generi di prima necessità, a cui non ha corrisposto un aumento dei salari, ha determinato anche sommosse della popolazione, con assalti ai negozi a cui il governo ha risposto con lo stato di emergenza, mentre negli scontri numerose sono state le vittime.
Singapore, infine, città-stato insulare a sud della Malaysia, multietnica ma a maggioranza buddhista, è il quarto principale centro finanziario del mondo ed una delle principali città cosmopolite, con un importante ruolo nel commercio internazionale. Il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. Singapore è il secondo Paese più densamente popolato al mondo dopo il Principato di Monaco. Nel 2009 ha raggiunto la più alta concentrazione di milionari in rapporto alla popolazione, superando Hong Kong, Svizzera, Qatar e Kuwait.
(Questo articolo è stato pubblicato oggi dall'ANSA; Foto d'archivio)