Il Papa all’Angelus: “porre fine alle guerre, chi ha potere non ignori il desiderio universale di pace”

Leone XIV si congratula per l’accordo tra Armenia e Azerbaigian. Appello per la situazione disperata di Haiti.
CITTA’ DEL VATICANO, 10 AGO – La preghiera perché “si ponga fine alle guerre”. Il “doveroso rifiuto” della guerra come “via per la risoluzione dei conflitti”. L’auspicio che chi ha potere non ignori “il desiderio universale di pace”. La soddisfazione per l’accordo raggiunto tra Armenia e Azerbaigian e per le prospettive di pacificazione nel Caucaso meridionale. L’appello per la situazione disperata ad Haiti.
E’ ricco di temi l’Angelus di oggi di papa Leone XIV. “Continuiamo a pregare perché si ponga fine alle guerre” -“, ha detto il Pontefice dopo la recita della preghiera mariana in Piazza San Pietro.
“L’80° anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ha risvegliato in tutto il mondo il doveroso rifiuto della guerra come via per la risoluzione dei conflitti – ha proseguito -. Quanti prendono le decisioni tengano sempre presenti le loro responsabilità per le conseguenze delle loro scelte sulle popolazioni. Non ignorino le necessità dei più deboli e il desiderio universale di pace”.
“In questo senso”, ha detto ancora il Papa, “mi congratulo con l’Armenia e l’Azerbaigian, che hanno raggiunto la firma della Dichiarazione congiunta di pace. Auspico che questo evento possa contribuire a una pace stabile e duratura nel Caucaso meridionale”.
“Invece la situazione della popolazione di Haiti è sempre più disperata – ha aggiunto -. Si susseguono notizie di omicidi, violenze di ogni genere, tratta di esseri umani, esili forzati e sequestri”.
“Rivolgo un accorato appello a tutti i responsabili affinché gli ostaggi siano liberati immediatamente, e chiedo il sostegno concreto della comunità internazionale per creare le condizioni sociali e istituzionali che permettano agli haitiani di vivere in pace”, ha concluso Leone XIV.
[Foto: Vatican News]