Il Papa chiede pace “in nome del diritto internazionale”. “Straziati dalle grida che si levano dai luoghi di guerra”

Appello all’udienza generale. “Non abituarsi alla guerra, respingere il fascino di armamenti potenti e sofisticati”.
CITTA’ DEL VATICANO, 18 GIU – “Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall’Ucraina, dall’Iran, da Israele, da Gaza”, ha detto papa Leone XIV in un appello al termine dell’udienza generale.
“Non dobbiamo abituarci alla guerra! Anzi, bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati. In realtà, poiché nella guerra odierna ‘si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua atrocità minaccia di condurre i combattimenti a una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati'”, ha affermato citando la Gaudium et Spes.
“Pertanto, in nome della dignità umana e del diritto internazionale, ripeto ai responsabili ciò che soleva dire papa Francesco: ‘la guerra è sempre una sconfitta!’. E con Pio XII: ‘nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra’”, ha concluso il Pontefice.
Il Consiglio d’Europa “apprezza” gli sforzi diplomatici della Santa Sede per l’Ucraina
Intanto, dopo l’udienza di ieri di papa Leone XIV al segretario generale Alain Berset, una nota del Consiglio d’Europa fornisce un resoconto dell’incontro avvenuto in Vaticano. “L’udienza è stata un’occasione preziosa per riaffermare una visione condivisa di un ordine internazionale fondato sulla dignità umana, sui diritti fondamentali e sulla giustizia”, dice la nota europea, con la condivisione anche della “profonda preoccupazione” per l’aumento della violenza e dell’impunità in tutto il mondo, per l’arretramento democratico, la polarizzazione e ogni forma di discriminazione.
Il tema centrale del confronto è stato la guerra di aggressione contro l’Ucraina, con parole di apprezzamento da parte di Berset per gli sforzi diplomatici della Santa Sede e i recenti contatti avviati da papa Leone XIV. Nel resoconto si citano altri temi: la situazione dei bambini ucraini e la questione dell’accertamento delle responsabilità per il crimine di aggressione contro l’Ucraina e per tutte le violazioni dei diritti umani; la grave crisi umanitaria in corso a Gaza e il recente attacco israeliano all’Iran.
“Pieno sostegno al Consiglio d’Europa” da parte di Leone XVI in quanto “progetto di pace” che lavora per la difesa dei suoi valori fondanti. Berset ha anche incontrato il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, e mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati.
La Santa Sede siede in Consiglio d’Europa quale “osservatore”, dal 7 marzo 1970 ed è parte di nove convenzioni, nonché membro della Banca di Sviluppo, del Centro Nord-Sud, dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali e Moneyval.
[Foto: Vatican Media]