Il Papa, “conversione e audacia contro le forze che distruggono la casa comune”

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Nel Giardino della Madonnina del “Borgo Laudato si’” di Castel Gandolfo la prima messa per la Custodia della creazione, con il nuovo specifico formulario. Ascoltare “il grido della terra” e “dei poveri” e a mobilitare le “intelligenze” e gli “sforzi, perché il male sia volto in bene, l’ingiustizia in giustizia, l’avidità in comunione”.

CASTEL GANDOLFO (ROMA), 09 LUG – “All’inizio della Messa abbiamo pregato per la conversione, la nostra conversione. Vorrei aggiungere che dobbiamo pregare per la conversione di tante persone, dentro e fuori della Chiesa, che ancora non riconoscono l’urgenza di curare la casa comune”. E’ quanto ha detto papa Leone XIV celebrando stamane, nel Giardino della Madonnina del “Borgo Laudato si’” di Castel Gandolfo, la prima messa per la Custodia della creazione, con lo specifico formulario promulgato da pochi giorni dal Pontefice tramite decreto, a 10 anni dall’Enciclica Laudato si’.

“Tanti disastri naturali che ancora vediamo nel mondo, quasi tutti i giorni in tanti luoghi, in tanti Paesi, sono in parte causati anche dagli eccessi dell’essere umano, col suo stile di vita. Perciò dobbiamo chiederci se noi stessi stiamo vivendo o no quella conversione: quanto ce n’è bisogno!”, ha affermato Prevost nell’omelia.

“In questa bellissima giornata, innanzitutto vorrei invitare tutti, cominciando da me stesso, a vivere quel che stiamo celebrando nella bellezza di una cattedrale, si potrebbe dire ‘naturale’, con le piante e tanti elementi della creazione che ci hanno portato qui per celebrare l’Eucaristia, che vuol dire: rendere grazie al Signore”, ha osservato papa Leone.

Secondo il Pontefice, “ci sono molti motivi in questa Eucaristia per i quali vogliamo ringraziare il Signore: questa celebrazione potrebbe essere la prima con la nuova formula della Santa Messa per la cura della creazione, che è stata anche espressione del lavoro dei diversi Dicasteri nel Vaticano”.

Il Papa ha voluto personalmente ringraziare “tante persone qui presenti, che hanno lavorato in questo senso per la liturgia”: “vorrei dire grazie a voi in questo momento, in questa occasione, per tutto quello che fate seguendo questa bellissima ispirazione di Papa Francesco che ha dato questa piccola porzione, questi giardini, questi spazi proprio per continuare la missione tanto importante riguardo a tutto quello che conosciamo dopo 10 anni dalla pubblicazione di Laudato si’: la necessità di curare la creazione, la casa comune”.

Leone ha quindi condiviso “questo momento familiare e sereno, in un mondo che brucia, sia per il surriscaldamento terrestre sia per i conflitti armati, che rendono tanto attuale il messaggio di Papa Francesco nelle sue Encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti“.

Secondo papa Prevost, “la nostra missione di custodire il creato, di portarvi pace e riconciliazione”, è “la missione che il Signore ci ha affidato. Noi ascoltiamo il grido della terra, noi ascoltiamo il grido dei poveri, perché questo grido è giunto al cuore di Dio. La nostra indignazione è la sua indignazione, il nostro lavoro è il suo lavoro”.

E la Chiesa, per il Pontefice, è impegnata “alla profezia, anche quando esige l’audacia di opporci al potere distruttivo dei prìncipi di questo mondo. L’indistruttibile alleanza fra Creatore e creature, infatti, mobilita le nostre intelligenze e i nostri sforzi, perché il male sia volto in bene, l’ingiustizia in giustizia, l’avidità in comunione”.

“Con infinito amore, l’unico Dio ha creato tutte le cose, donandoci la vita – ha detto ancora -: per questo san Francesco d’Assisi chiama le creature fratello, sorella, madre. Solo uno sguardo contemplativo può cambiare la nostra relazione con le cose create e farci uscire dalla crisi ecologica che ha come causa la rottura delle relazioni con Dio, con il prossimo e con la terra, a motivo del peccato”.

E soffermandosi infine sul Borgo Laudato si’, “nel quale ci troviamo, vuole essere, per intuizione di Papa Francesco, un “laboratorio” nel quale vivere quell’armonia con il creato che è per noi guarigione e riconciliazione, elaborando modalità nuove ed efficaci di custodire la natura a noi affidata”, ha detto Leone XIV. “A voi, che vi dedicate con impegno a realizzare questo progetto, assicuro perciò la mia preghiera e il mio incoraggiamento”, ha concluso.

Con il Pontefice hanno concelebrato i cardinali Michael Czerny e Fabio Baggio, rispettivamente prefetto e sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e ancora gli arcivescovi Vittorio Viola, segretario del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, John Kennedy, segretario per la Sezione Disciplinare del Dicastero per la Dottrina della Fede, Flavio Pace, segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e Philippe Curbelié, sotto-segretario del Dicastero per la Dottrina della Fede, e padre Dan Groody, della University of Notre Dame.

[Foto: Vatican Media]