Il Papa, "sia pace in Terra Santa e a Gerusalemme, nessuno tocchi lo status quo"

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All'Angelus, "pregate per il mio viaggio in Asia e Oceania".

Ancora appelli per la pace tra Israele e Hamas, e contro l'estensione del conflitto in Cisgiordania e nella regione, per la fine del conflitto in Ucraina, sempre più fonte di sofferenza per la popolazione. La condanna del terribile attentato in Burkina Faso. L'invito a un "concreto impegno" per la salvaguardia del creato E la richiesta di preghiera per il suo viaggio in Asia e Oceania. Questi, in estrema sintesi, i contenuti dell'Angelus domenicale di papa Francesco.

"Ancora una volta rivolgo con preoccupazione il mio pensiero al conflitto in Palestina e Israele, che rischia di allargarsi ad altre città palestinesi", ha scandito il Pontefice, che ha fatto appello "affinché non si fermino i negoziati e si cessi subito il fuoco, si rilascino gli ostaggi, si soccorra la popolazione a Gaza, dove si stanno anche diffondendo tante malattie, inclusa la poliomielite".

"Sia pace in Terra Santa, sia pace in Gerusalemme! - ha quindi esclamato - La Città Santa sia luogo d’incontro dove i cristiani, gli ebrei e i musulmani si sentano rispettati e accolti, e nessuno metta in discussione lo Status Quo nei rispettivi Luoghi Santi".

"E sempre sono vicino al martoriato popolo ucraino - ha detto ancora il Papa -, duramente colpito da attacchi contro le infrastrutture energetiche. Oltre a causare morti e feriti, essi hanno lasciato più di un milione di persone senza elettricità e acqua. Ricordiamoci che la voce degli innocenti trova sempre ascolto presso Dio, che non rimane indifferente alla loro sofferenza!".

Francesco ha sottolineato anche di aver appreso "con dolore" che "sabato 24 agosto, nel comune di Barsalogho, in Burkina Faso, centinaia di persone, tra le quali donne e bambini, sono state uccise e molte altre ferite in un attacco terroristico". "Nel condannare questi esecrabili attentati contro la vita umana, esprimo la mia vicinanza alla Nazione intera e il mio sentito cordoglio alle famiglie delle vittime - ha aggiunto -. La Vergine Maria aiuti l’amato popolo del Burkina Faso a ritrovare la pace e la sicurezza".

"Prego anche per le vittime dell’incidente avvenuto nel Santuario di Nossa Senhora da Conceição, nella città di Recife, in Brasile. Il Signore risorto conforti i feriti e i familiari", ha detto ancora Bergoglio.

Il Papa ha ricordato quindi che "oggi si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Auspico da parte di tutti, istituzioni, associazioni, famiglie e ogni persona, un concreto impegno per la nostra casa comune - ha affermato -. Il grido della Terra ferita sta diventando sempre più allarmante e richiede un’azione decisiva e improrogabile.

"Domani inizierò un viaggio apostolico in alcuni Paesi dell’Asia e dell’Oceania. Per favore, pregate per il frutto di questo viaggio!", ha concluso Francesco.

[Photo Credits: Vatican News]