Il Papa, "spesso disumane le ingiustizie e le violenze attraverso cui passano i migranti"
Udienza agli Scalabriniani. "L'Italia non fa figli: ha bisogno dei migranti e deve accoglierli, accompagnarli, promuoverli e integrarli".
CITTA' DEL VATICANO, 28 OTT - I migranti "sono maestri di speranza". Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamane in udienza in Vaticano i partecipanti al XVI Capitolo generale dei Missionari di San Carlo (Scalabriniani). "Io sono figlio di migranti - ha ricordato il Pontefice -, e a casa abbiamo sempre vissuto quel senso di andare lì per fare l’America, per progredire, per andare più avanti". "Partono sperando di 'trovare altrove il pane quotidiano' - come diceva San Giovanni Battista Scalabrini -, e non si arrendono, anche quando tutto sembra 'remare contro', anche quando trovano chiusure e rifiuti. La loro tenacia, sostenuta spesso dall’amore per le famiglie rimaste in patria, ci insegna tanto, specialmente a voi che, 'migranti tra i migranti' - come vi ha voluto il vostro fondatore - ne condividete il cammino", ha sottolineato.
Francesco ha invitato gli Scalabriniani a non dimenticare l'Antico Testamento: "la vedova, l’orfano e lo straniero. Sono i privilegiati di Dio. La ricerca di futuro che anima il migrante, del resto, esprime un bisogno di salvezza che accomuna tutti, al di là di razze e condizioni. Anzi l’'itineranza', rettamente compresa e vissuta, può diventare, pur nel dolore, una preziosa scuola di fede e di umanità sia per chi assiste che per chi è assistito". "Non dimentichiamo che la stessa storia della salvezza è una storia di migranti, di popoli in cammino", ha osservato.
Il Papa ha indicato quindi "la necessità di una pastorale della speranza". "Se infatti da una parte la migrazione, con un appropriato sostegno, può diventare un momento di crescita per tutti - ha spiegato -, dall’altra, se vissuta nella solitudine e nell’abbandono, può degenerare in drammi di sradicamento esistenziale, di crisi di valori e prospettive, fino a portare alla perdita della fede e alla disperazione".
"Le ingiustizie e le violenze attraverso cui passano tanti nostri fratelli e sorelle, strappati alle loro case, sono spesso così disumane, da poter trascinare anche i più forti nel buio dello sconforto o della cupa rassegnazione - ha denunciato il Pontefice, ricordando "che il migrante va accolto, accompagnato, promosso e integrato".
"Se si vuole che in loro non vengano meno la forza e la resilienza necessarie a continuare i viaggi intrapresi, serve qualcuno che si chini sulle loro ferite, prendendosi cura della loro estrema vulnerabilità fisica, e anche vulnerabilità spirituale e psicologica - ha proseguito -. Servono solidi interventi pastorali di prossimità, a livello materiale, religioso e umano, per sostenere in loro la speranza, e con essa i percorsi interiori che portano a Dio, fedele compagno di viaggio, sempre presente accanto a chi soffre".
"E oggi tanti Paesi hanno bisogno dei migranti. L’Italia non fa figli, non fa figli. L’età media è di 46 anni. L’Italia ha bisogno dei migranti e deve accoglierli, accompagnarli, promuoverli e integrarli. Dobbiamo dire questa verità", ha quindi affermato Bergoglio.
"Anche ai nostri giorni, infatti, chi parte lo fa spesso a causa di tragiche e ingiuste disparità di opportunità, di democrazia, di futuro, o di devastanti scenari di guerra che affliggono il pianeta - ha detto ancora -. A ciò si aggiungono la chiusura e l’ostilità dei paesi ricchi, che vedono in chi bussa alla porta una minaccia al proprio benessere". "Questo lo vediamo anche da noi: c’è lo scandalo che per la raccolta delle mele, al Nord, fanno venire i migranti dal Centro Europa, ma poi li mandano via. Li usano per raccogliere le mele, e poi vanno via. Questo oggi", ha aggiunto.
"Così, nel drammatico confronto tra gli interessi di chi protegge la sua prosperità e la lotta di chi tenta di sopravvivere, fuggendo dalla fame e dalla persecuzione, tante vite umane vanno perdute, sotto gli occhi indifferenti di chi si limita a guardare lo spettacolo, o peggio specula sulla pelle di chi soffre", ha concluso il Papa.
[Foto: Vatican Media]