Ucraina: la commissaria russa a Zuppi, "continua il lavoro per i bambini"
Il cardinale a Mosca vede Maria Lvova Belova e il metropolita Antonij.
CITTÀ DEL VATICANO, 15 OTT - Nella sua seconda giornata a Mosca, il cardinale Matteo Zuppi, inviato di papa Francesco per la pace in Ucraina, ha proseguito la sua missione umanitaria in favore dello sblocco di rimpatri di bambini deportati in Russia dai territori occupati, dello scambio di prigionieri e del rilascio di civili detenuti. Dopo aver incontrato ieri il ministro per gli Affari esteri Serghei Lavrov, oggi l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei ha incontrato in particolare la commissaria della Presidenza russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, che già aveva visto nella sua precedente visita del giugno 2023.
La Russia e il Vaticano continueranno a "lavorare insieme" per il ricongiungimento dei bambini e delle famiglie russe e ucraine, ha assicurato la commissaria dopo il colloquio con l'inviato papale.
In una dichiarazione postata sul suo canale Telegram, Lvova-Belova ha parlato di una "conversazione calorosa e costruttiva", sottolineando che "la collaborazione con l'inviato del Papa e la Nunziatura apostolica nella Federazione Russa va avanti da più di un anno", cioè dalla precedente visita di Zuppi a Mosca.
Lvova-Belova è tra l'altro destinataria, insieme con il presidente Vladimir Putin, di un ordine di arresto della Corte penale internazionale con l'accusa di deportazione di bambini ucraini. Secondo Kiev, sarebbero circa 20.000 i minori prelevati illegalmente dall'Ucraina e portati in Russia. Ma le autorità di Mosca respingono le accuse, affermando che i bambini sono stati "salvati" dalle zone di combattimento e assicurando che tutto sarà fatto per riunirli alle famiglie il prima possibile.
"Abbiamo discusso i risultati e l'ulteriore interazione nell'interesse delle famiglie e dei bambini, compreso il ricongiungimento delle famiglie provenienti da Russia e Ucraina - ha detto la commissaria riferendo dell'incontro con il cardinale -. Lo stiamo facendo con la partecipazione del ministero degli Affari Esteri russo. Abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme".
Zuppi ha incontrato oggi anche il metropolita Antonij di Volokolamsk, capo del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa. O, come viene spesso definito dai media, il 'ministro degli Esteri' del Patriarca Kirill.
"Durante la conversazione le parti hanno discusso dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina, nonché di altre questioni di reciproco interesse", si legge in una nota sul sito del Dipartimento patriarcale. Della delegazione al seguito del cardinale faceva parte tra gli altri il nunzio apostolico presso la Federazione Russa, mons. Giovanni D'Agnello. All'incontro hanno partecipato anche il vice presidente del Dipartimento, l'archimandrita Filaret (Bulekov) e l'arciprete Igor Yakimchuk. Il metropolita Antonij, si legge ancora nella nota, "ha salutato gli ospiti a nome di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'".
La partecipazione del nunzio D'Agnello ai colloqui, oltre che istituzionale, ha anche aspetti operativi, dal momento che le Nunziature a Mosca e a Kiev - secondo il meccanismo istituito da oltre un anno dall'inviato papale in accordo con la Segreteria di Stato vaticana - sono direttamente coinvolte, come canali "neutrali" di comunicazione, nello scambio di informazioni certificate fra le parti e di elenchi di persone e minori di cui si chiedono il rilascio e il rimpatrio. Domani Zuppi dovrebbe vedere nuovamente Yuri Ushakov, già a sua volta incontrato nella visita del 28-29 giugno dell'anno scorso, assistente del presidente Vladimir Putin per gli affari di politica estera.
[Questo articolo è stato pubblicato ieri dall'ANSA; Foto: Patriarcato di Mosca]