La Santa Sede instaura pieni rapporti diplomatici con il Sultanato dell'Oman

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La Santa Sede pianta una nuova bandierina in termini di pieni rapporti diplomatici con i Paesi della Penisola araba, cuore del mondo islamico. Con il Sultanato dell'Oman, salgono così a 184 gli Stati con i quali nel mondo. la Santa Sede intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali.

"La Santa Sede e il Sultanato dell’Oman - si legge nella nota congiunta diffusa ieri -, Desiderosi di promuovere comprensione reciproca e rafforzare ulteriormente l’amicizia e la cooperazione tra la Santa Sede e il Sultanato dell’Oman; Convinti che l’istituzione di relazioni diplomatiche serva gli interessi comuni della Santa Sede e del Sultanato dell’Oman; Guidati dai principi di sovrana uguaglianza, indipendenza, integrità territoriale e non-interferenza; Hanno deciso di stabilire, sulla base della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 18 aprile 1961, piene relazioni diplomatiche a livello di una Nunziatura Apostolica nel Sultanato dell’Oman e di un’Ambasciata presso la Santa Sede".

Il Sultanato dell’Oman, è situato nella parte sud-orientale della penisola arabica, confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l’Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest, ed è bagnato dal golfo di Oman e dal mare Arabico. A livello amministrativo l’Oman è diviso in 11 governatorati (Muh.āfaz.a), a loro volta suddivisi in 61 province (Wilaya). La capitale è Mascate.

Su una superficie di 309.980 km² vive una popolazione di circa 4 milioni e mezzo di abitanti, composta in larga prevalenza da arabi, ma con una significativa percentuale di lavoratori stranieri, provenienti da altri Paesi del Medio Oriente, dalle Filippine, dall’India e dal Pakistan. Protettorato britannico dal 1891, retto dal sec. XVIII dalla dinastia dinastia Āl-Bū-Saʿīd, è indipendente dal 1971.

A livello istituzionale, l’Oman si presenta come una monarchia, con un sistema sultanale, a capo del quale — dall’11 gennaio 2020 — c’è il Sultano Haitham bin T.ariq bin Taimūr Āl Saʿīd. Vige un sistema bicamerale che prevede una camera eletta dal popolo, un Consiglio Consultivo Majlis Al-Shura, composto da rappresentanti eletti con mandato di 4 anni, ed un Consiglio di Stato, Majlis Al-Dawla, formato da membri di nomina reale.

Come quasi tutti i Paesi dell’area del Golfo Persico, anche l’Oman ha un’economia prevalentemente incentrata sul settore degli idrocarburi, in particolare quella del gas naturale.

La Legge Fondamentale dell’Oman dichiara l’Islam religione di Stato e la sharia principale fonte della legislazione nazionale; tuttavia al suo interno è anche affermata la libertà di religione, unitamente al divieto di discriminazioni su base confessionale.

Circa la Chiesa Locale, il territorio dell’Oman fa parte del Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud, con sede ad Abu Dhabi, affidato alle cure pastorali di S. E. Mons. Paolo Martinelli, OFM . Cap. Sono quattro le parrocchie nel Paese, in cui svolgono il loro ministero 12 sacerdoti. "Si auspica che con l’allacciamento delle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, la Chiesa Cattolica in Oman, attraverso sacerdoti e religiose, possa continuare a contribuire al benessere sociale del Sultanato", annota il Bollettino della Sala stampa della Santa Sede.