LIBRI / "Religioni in guerra", di Enzo Pace

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È ormai evidente che le religioni giocano un ruolo attivo nelle guerre, armando le menti e scaldando i cuori dei fedeli. Ma perché avviene questo, quando ci si aspetta invece che mostrino una spiccata vocazione alla pace? L’elemento religioso costituisce oggi un fattore cruciale per comprendere i conflitti internazionali. Non si tratta né di “guerre di religione”, né di “scontri di civiltà”: la fede entra in gioco perché le politiche d’identità na­zionali hanno bisogno di una legittimazione simbolica che altrimenti non potrebbero vantare.

Attraverso numerosi casi di studio - dai movimenti hindu ai monaci buddisti in Sri Lanka, passando per l’islam politico e Israele - il sociologo Enzo Pace mostra in "Religioni in guerra" (Castelvecchi 2024, pp. 166, 20.00 euro) come un conflitto emerga ogni volta che la religione cede alla logica della politica.

"In questo momento nel mondo non ci sono 'guerre di religione' in corso, ma conflitti derivati da cicatrici del passato in seno a varie religioni mondiali, che tornano a riaprirsi più per ragioni politiche che religiose", commenta Claudio Paravati su Confronti di settembre. "Eppure sembra che le religioni giochino un ruolo attivo nelle guerre, armando le menti e scaldando i cuori dei fedeli".

"Questo accade perché le politiche d’identità nazionale hanno bisogno di una legittimazione simbolica che altrimenti non potrebbero vantare, ma non implica che persone di diversa fede si combattano su opposti schieramenti solo perché credono in un differente dio", prosegue.

Paravati sottolinea che "il sociologo Enzo Pace, analizzando da vicino diverse situazioni di conflitto nel mondo che vedono coinvolta la religione, confronta le strategie d’azione dei movimenti d’ispirazione religiosa, che si sono formati nelle principali religioni mondiali, mettendone in evidenza i tratti comuni e le differenze in relazione ai diversi contesti sociali, politici e culturali in cui nascono e si sviluppano".

"Solo quando le religioni si libereranno dall’abbraccio della politica - aggiunge -, potranno invocare la pace e favorire l’intesa etica tra culture diverse. Ma la strada è ancora lunga".

Enzo Pace è stato professore ordinario di Sociologia delle religioni presso l’Università di Padova, di cui ha diretto il Dipar­timento di Sociologia. Ha insegnato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha ricoperto il ruolo di Presidente della International Society for the Sociology of Religion. Si occupa in particolare di sociologia dell’islam, movimenti pentecostali e religione digitale. Di recente ha pubblicato Introduzione alla sociologia delle religioni (Carocci, 2021).

[Photo Credits: Castelvecchi]