Lo scrittore Javier Cercas accompagna papa Francesco in Mongolia e prepara un libro su di lui per la Lev

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Dei tanti aspetti del viaggio apostolico di papa Francesco in Mongolia, che si è appena concluso, uno che è stato poco sottolineato - se non con una breve anticipazione dell'agenzia latino-americana Telam - è che fra i 66 giornalisti al seguito del Pontefice c'era anche lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas, accreditato niente meno che dalla Libreria Editrice Vaticana, e quindi dal Dicastero per la Comunicazione.

L'autore di successi come Soldati di Salamina (2001), La velocità della luce (2005), Anatomia di un istante (2009), Le leggi della frontiera (2012), L'impostore (2014) e Il re delle ombre (2017), campione della non-fiction contemporanea, sta infatti preparando un libro su papa Francesco, proprio per conto dell'editrice vaticana Lev. Nel saggio-reportage in preparazione, finiranno anche le esperienze vissute di persona da Cercas al seguito del Pontefice nel Paese asiatico ai confini tra Russia e Cina.

Cercas, il cui nome completo è Josè Javier Cercas Mena, all'ultimo Salone del Libro di Torino aveva presentato il libro "Colpi alla cieca", che spazia dalla crisi della democrazia occidentale alla deriva populista, dal risorgere dei nazionalismi alle debolezze dell'Europa, dall'immigrazione alla guerra russa all'Ucraina. E lo scorso 23 giugno in Vaticano ha partecipato all'incontro che il Papa ha avuto con 200 personalità della cultura di tutto il mondo - pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori - nella Cappella Sistina.

"Voi artisti avete la capacità di sognare nuove versioni del mondo. E questo è importante: nuove versioni del mondo. La capacità d’introdurre novità nella storia. Per questo Guardini dice che assomigliate anche ai veggenti. Siete un po’ come i profeti. Sapete guardare le cose sia in profondità sia in lontananza, come sentinelle che stringono gli occhi per scrutare l’orizzonte e scandagliare la realtà al di là delle apparenze", ha detto il Pontefice in quell'occasione.

"Come i profeti biblici, ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere. È interessante questo nella psicologia, nella personalità degli artisti: la capacità di andare oltre, di andare oltre, in tensione tra la realtà e il sogno", ha aggiunto.

In recenti viaggi di papa Bergoglio, come quello in Canada del luglio 2022, aveva fatto parte dei giornalisti al seguito il regista e documentarista Gianfranco Rosi - Leone d'Oro a Venezia con Sacro Gra e Orso d'Oro a Berlino con Fuocoammare - che poi sulle missioni del Pontefice nel mondo aveva firmato in quello stesso anno il film In Viaggio.

(Foto d'archivio)