Mons.Gallagher, "sia più rapido il rimpatrio dei minori ucraini dalla Russia"
Il 'ministro degli esteri' della Santa Sede riconosce, "numeri ancora esigui".
CITTÀ DEL VATICANO, 20 APR - Intervenuto ieri pomeriggio alla "Giornata del Diritto", organizzata dall'arcidiocesi di Pescara-Penne, il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, mons. Paul Richard Gallagher, ha parlato delle esperienze della Santa Sede nel contesto del diritto internazionale, soffermandosi sulla mediazione che portò all'accordo tra Argentina e Cile sul Canale di Beagle, sui tentativi per facilitare il dialogo tra autorità russe e Ucraina e l'azione umanitaria a favore dei bambini del Paese.
In particolare, a proposito delle attività di mediazione offerte dalla Santa Sede alla comunità internazionale - riporta Vatican News -, il 'ministro degli esteri' della Santa Sede si è soffermato sull'azione umanitaria, ancora in corso, "in favore del rimpatrio dei minori ucraini dislocati nella Federazione Russa", dopo l'"aggressione" di quest'ultima, due anni fa, all'Ucraina, auspicando che le procedure "siano accelerate e che cresca la fiducia tra le parti coinvolte".
Dall'inizio delle ostilità "la Santa Sede non è rimasta inoperosa", ha detto Gallagher, e vari sono stati i suoi tentativi, "prima dello scoppio della guerra, per offrire una facilitazione al dialogo tra le parti, nel rispetto del diritto internazionale e dell'integrità territoriale", per mantenere i colloqui tra i due Paesi e invitarli "ad una soluzione negoziata". Il diplomatico vaticano ha ricordato anche la visita personale di Papa Francesco all'ambasciatore russo accreditato presso la Santa Sede il 25 febbraio 2022, e ancora "il dialogo con il Patriarca Kirill, l'invio in Ucraina di aiuti con i cardinali Michael Czerny e Konrad Krajewski" e "i numerosissimi appelli pubblici", in particolare "durante la preghiera domenicale dell'Angelus, con un richiamo forte e deciso ad una pace giusta".
È un operato "spesso sottotraccia per non deprimerne l'efficacia" quello della Santa Sede, ha aggiunto Gallagher, che però ha voluto citare, "tra le azioni umanitarie messe in campo", l'iniziativa coordinata dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, per "tutelare i minori delle zone di guerra e, in particolare, tesa a favorire il ricongiungimento dei bambini alle loro famiglie". Si tratta di bambini ucraini - e tra loro anche orfani e minori privi di cure parentali - che sono stati portati in Russia, "affidati ad altre famiglie, alloggiati in centri di assistenza sociale e orfanotrofi, o sistemati in centri di formazione poco adatti alla loro permanenza", in alcuni casi raccolti "dalle autorità russe nelle operazioni di controllo delle zone ucraine".
"È difficile tuttora conoscere con esattezza la situazione di molti di loro", ha affermato il presule, che ha rimarcato il carattere diplomatico di quanto sta facendo il porporato. Si tratta di "azione umanitaria in favore dei minori in territori di conflitto armato" che viene "condotta in coordinamento non solo con la Sezione per i Rapporti con gli Stato e le Organizzazioni Internazionali", ma pure "con le due Nunziature apostoliche coinvolte che prestano la propria assistenza nei rispettivi Paesi". La questione dei minori, tra l'altro, "è seguita anche dal Qatar e dall'Unicef, e da alcune Ong", ma "al momento, gli sforzi rimangono complementari e non congiunti".
In pratica, in seguito ai colloqui con le autorità civili di Russia e Ucraina, è avvenuto lo scambio della lista dei minori segnalati, sono stati poi costituiti "gruppi stabili di lavoro che si mettono in comunicazione reciproca con la partecipazione delle Rappresentanze Pontificie" ed è stato poi avviato "uno scambio regolare di informazioni". Sono le due Nunziature a facilitare gli incontri tra il cardinale Zuppi e le autorità civili e a seguire, poi, l'effettivo "rimpatrio dei minori". "Le difficoltà non mancano", ha sottolineato monsignor Gallagher, riferendosi anche alla "complessità di fornire da ambo le parti informazioni precise sui minori e i numeri ancora esigui dei rimpatri".
(Questo articolo è stato pubblicato dall'ANSA; Photo Credits: Vatican News)