Pechino, "l'accordo sulla nomina dei vescovi è ben attuato. Disposti al continuo miglioramento dei rapporti col Vaticano"

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CITTÀ DEL VATICANO, 01 FEB - Un accordo "ben attuato". Così il governo di Pechino definisce quello con la Santa Sede per la nomina dei vescovi, siglato per la prima volta nel settembre 2018 e già prorogato per due bienni. Peraltro aggiungendo anche la disponibilità dichiarata a un "continuo miglioramento delle relazioni bilaterali".

Il clima di distensione tra la Repubblica popolare e il Vaticano, dopo le incomprensioni e le tensioni degli ultimi anni, proprio riguardo all'attuazione dell'intesa sulle nomine episcopali, traspare anche dalle parole del portavoce del Ministero degli Esteri, Wang Wenbin, oggi nella regolare conferenza stampa.

A una domanda sull'annuncio della Santa Sede dei tre vescovi cattolici cinesi di nuova nomina papale consacrati nell'arco dell'ultima settimana, in conformità con l'accordo tra il Vaticano e il governo cinese, e su quali siano gli attuali rapporti, Wang Wenbin ha risposto: "Negli ultimi anni, la Cina e il Vaticano hanno mantenuto i contatti e l'accordo provvisorio firmato dalle due parti sulla nomina dei vescovi è stato ben attuato".

"La Cina è disposta a spingere per un continuo miglioramento delle relazioni bilaterali con il Vaticano, nello spirito di rispetto reciproco e di dialogo paritario", ha aggiunto il portavoce del Ministero degli Esteri.

Parole che sono musica per le orecchie per chi in Vaticano lavora costantemente al corretto andamento delle nomine episcopali in Cina - sotto l'attenta guida del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e in continuo raccordo con papa Francesco - e dell'assistenza pastorale alla locale comunità cattolica.

E che l'accordo provvisorio, i cui contenuti nei dettagli non sono mai stati resi pubblici, stesse cominciando a procedere speditamente e a produrre risultati dopo le difficoltà e gli ostacoli degli ultimi anni, lo si è visto proprio in questi giorni con l'ordinazione in rapida successione di ben tre nuovi vescovi, tutti con l'imprimatur papale.

Due dei tre, fra l'altro, in circoscrizioni ecclesiastiche che non avevano più un vescovo da 70 anni. Come la diocesi di Zhengzhou, nella provincia cinese dello Henan, dove il 25 gennaio è stato consacrato il nuovo vescovo Taddeo Wang Yuesheng. O come la Prefettura apostolica di Shaowu (Minbei), nella provincia cinese del Fujian, per la quale ieri, 31 gennaio, è stato ordinato il nuovo vescovo Pietro Wu Yishun.

L'altra diocesi coinvolta in questa sequenza, e per la quale il 29 gennaio ha avuto luogo l'ordinazione del primo vescovo, Antonio Sun Wenjun, è invece quella di Weifang, nella provincia cinese dello Shandong, di nuova istituzione da parte del Papa in seguito alla soppressione lo scorso 20 aprile della Prefettura apostolica di Yiduxian.

(Questo articolo è stato pubblicato oggi dall'ANSA; Foto: www.fmprc.gov.cn)