I leader religiosi alla Cop28, "mantenere la soglia di innalzamento sotto 1,5°C e servire le comunità colpite e vulnerabili"
Inaugurato per la prima volta anche il Padiglione della Fede all’interno della conferenza sul clima in corso a Dubai.
Nonostante l’assenza di Papa Francesco al COP28, il Padiglione della Fede è stato inaugurato a Dubai con la proiezione dei video messaggi dell’imam Ahmad al-Tayyeb e dello stesso Pontefice alla presenza del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e del Cardinale Miguel Ayuso, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il Ministro degli Emirati Arabi Uniti per la Tolleranza e la Coesistenza, Shaykh Nahayan Mabarak Al Nahyan, ha fatto gli onori di casa al Padiglione della Fede prima di presiedere con Miguel Moratinos, rappresentante della Nazioni Unite per l’Alleanza delle Civiltà, all’evento speciale della Global Tolerance Alliance che ha invitato l’imam Yahya Pallavicini e il rabbino David Rosen accanto alle guide religiose locali cristiana copta e sikh.
"Siamo esseri mortali, abbiamo i nostri limiti, e proteggere la vita significa anche opporsi alla rapace illusione di onnipotenza che sta devastando il nostro pianeta”, ha affermato papa Francesco nel messaggio inviato a Dubai, sottolineando che il Padiglione della Fede è un’assoluta novità ad una conferenza COP.
“Si tratta di un obbligo imprescindibile per le religioni, chiamate a educare alla contemplazione, poiché il creato non è solo un ecosistema da preservare, ma anche un dono da accogliere. Un mondo povero nella contemplazione sarà un mondo inquinato nell'anima, un mondo che continuerà a scartare le persone e a produrre rifiuti”.
Intanto, nelle scorse settimane, il presidente della Cop28, Dr. Sultan Al Jaber, è intervenuto al vertice globale dei leader religiosi ad Abu Dhabi, ricevendo la Dichiarazione interreligiosa di Abu Dhabi sul cambiamento climatico dai leader religiosi e ha promesso di portare avan9 il loro messaggio al mondo alla Cop28.
Il vertice dei leader religiosi è stato convocato sotto il patrocinio dello Shaykh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti e ha visto la partecipazione di Sheikh Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della tolleranza e della coesistenza; del professor Mohamed Al Duwani deputato di Al Azhar Al Sharif in rappresentanza del grande imam di Al Azhar Ahmed Al Tayeb, e il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in rappresentanza di papa Francesco. Hanno partecipato leader religiosi, accademici ed esperti dell’ambiente e António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha tenuto un discorso video.
La "Dichiarazione interreligiosa di Abu Dhabi per la Cop28" è arrivata dopo mesi di collaborazione ed è stata firmata durante l'evento organizzato dal Consiglio Musulmano degli Anziani (Muslim Council of Elders - MCE) in collaborazione con la Presidenza della Cop28, il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) e il Ministero della Tolleranza e della Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti.
Nel suo discorso, Al Jaber ha definito il documento “una forte dichiarazione di intenti che il mondo intero ha bisogno di ascoltare”. È stata, ha detto, “una dichiarazione di urgenza, unità, solidarietà,
responsabilità e speranza”.
Rivolgendosi ai diversi leader religiosi, Al Jaber ha affermato: “Voi unite tutte le fedi attorno a un solo messaggio della nostra comune umanità. Siete i custodi dei credi e delle aspirazioni della stragrande
maggioranza di tutti coloro che vivono sul pianeta e siete una voce potente per molte comunità che non vengono ascoltate. La vostra fede continua a ispirare tutte le persone a vivere in armonia con la natura e ad agire per proteggere il nostro fragile mondo”. Al Jaber ha aggiunto: “Avete riunito diverse fedi attorno a un obiettivo comune e avete dimostrato che in un mondo diviso possiamo unirci nell’azione per il clima”.
La Dichiarazione interreligiosa di Abu Dhabi “richiede un’azione innovativa per mantenere la soglia di innalzamento al di sotto di 1,5°C e servire le comunità colpite e vulnerabili”.
Parlando di inclusività, Al Jaber ha affermato: “L'inclusività sarà il segno distintivo della Cop28, perché noi negli Emirati Arabi Uniti sappiamo che il progresso è alimentato dalla partnership e che il successo è assicurato dalla solidarietà. Ecco perché sono così grato per la dichiarazione di oggi”.
L’attenzione all’inclusione è centrale nella Dichiarazione che invita “al dialogo inclusivo, durante e oltre le Cop, con i leader religiosi, i gruppi vulnerabili, i giovani, le organizzazioni femminili e la comunità scientifica per stringere alleanze che rafforzino lo sviluppo sostenibile”.
Durante il vertice si è tenuto anche un “Consiglio di promotori del cambiamento” (Changemakers Majlis), intitolato "Fede e scienza: agire per un'etica di cura dell'ambiente", che ha riunito leader religiosi, scienziati e decision-makers per promuovere la condivisione della conoscenza e la costruzione della fiducia per un mondo più sicuro e sostenibile.
Tra i firmatari della dichiarazione:
• Sua Eminenza il Professore Mohamed Al-Duwaini, Vice di Al-Azhar Al-Sharif, in rappresentanza di Sua
Eminenza il Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayeb
• Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano, in rappresentanza di Sua
Santità Papa Francesco
• Sua Santità il Patriarca Bartolomeo Primo Patriarca Ecumenico di Costantinopoli
• Padre Grigoriy Matrusov, in rappresentanza di Sua Santità il Patriarca Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta
la Russia
• Sua Virtù Sheikh-Ul Islam Allahshukur Pashazadeh, Gran Muoi del Caucaso
• Vescovo Generale Anba Ermia, Presidente del Centro Culturale Copto Ortodosso
• Sua Eminenza Sheikh Rishama Sattar Jabbar Hilo, Capo dei Mandean-Sabean in Iraq e nel mondo
• Mons. Julio Murry, della Chiesa Anglicana dell'America Centrale, in rappresentanza di Mons. Justin
Welby, Arcivescovo di Canterbury
• Rabbino Capo David Rosen, Presidente Internazionale di Religions For Peace
• Dr. Salem Bin Mohammed Al Malik, Direttore generale dell'Organizzazione educativa, scientifica e
culturale del mondo islamico
• Mons. Thomas Schirrmacher, Segretario Generale dell'Alleanza Evangelica Mondiale.
(Foto: Coreis)