Il parroco di Gaza, "fermiamo subito questo massacro"
"Impegnatevi ovunque per un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, perché ci sono già stati troppi morti, più di 22 mila vittime delle bombe, tra cui 8 mila bambini! Non abituiamoci a questa carneficina. Più di 56 mila feriti sono in attesa di cure. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto israelo-palestinese si estenda all’intera regione". E' questo il primo messaggio che padre Gabriel Romanelli, sacerdote argentino, parroco della Chiesa della Sacra Famiglia, l'unica parrocchia cattolica nella Striscia di Gaza, rivolge ai cristiani di tutto il mondo, in una lunga intervista pubblicata nel numero di Famiglia Cristiana in edicola da domani, giovedì 18 gennaio.
Padre Romanelli attualmente si trova in Cisgiordania: lo scorso 7 ottobre, il giorno dell'attacco di Hamas, lui si trovava a Betlemme e non è più riuscito a rientrare nella Striscia, presso la sua parrocchia.
Il cardinale Fernando Filoni di recente ha compiuto un pellegrinaggio in Terra Santa a nome dei 30mila membri dell’Ordine del Santo Sepolcro, di cui Filoni è gran maestro. Padre Romanelli lo ha accompagnato per una settimana.
Ai cristiani il parroco di Gaza ci tiene a rivolgere un secondo, importante messaggio: "Un invito a venire in pellegrinaggio in Terra Santa, perché i luoghi santi sono aperti e non c’è oggettivamente alcun pericolo. La ripresa dei pellegrinaggi permetterà alla popolazione di non sentirsi più abbandonata e di ritrovare la speranza che al momento manca". E aggiunge: "L’intera popolazione palestinese attende i pellegrini, che con le loro preghiere esprimono la vicinanza del mondo intero alla causa della giustizia e della pace".
Più avanti, nell'intervista, padre Romanelli sottolinea: "Un cessate il fuoco è ora l’unica emergenza, perché ogni minuto di guerra produce più odio, più desiderio di vendetta e nessuno può vincere in questo modo nel lungo periodo".
(Foto: Pro Terra Sancta)