Israele: Guterres, "mai parlato con Netanyahu dal 7 ottobre"

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Dal 7 ottobre in poi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il premier israeliano Benjamin Netanyahu non si sono mai parlati. È stato lo stesso Guterres a svelarlo, in una intervista con l’agenzia di stampa britannica Reuters. Nel merito l’ex Alto Commissario per i rifugiati ha sostenuto di avere cercato più volte un contatto con il primo ministro di Gerusalemme, ma senza mai avere fortuna nei suoi tentativi. «Non ho nessuna ragione per non parlargli. Se venisse a New York e volesse vedermi, sarei ben felice di farlo», ha dichiarato Guterres.

Il segretario dell’Onu, la cui linea sul conflitto a Gaza è duramente contestata dal governo israeliano, ha descritto una situazione «totalmente inaccettabile» nella Striscia, parlando di «drammatiche violazioni del diritto internazionale umanitario» e di «totale assenza di un’efficace protezione dei civili».

Questo e altro ancora è rinfacciato dal Sudafrica a Israele nella nota causa in corso alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja con l’infamante accusa di «genocidio». La notizia di queste ore, riportata dalla stampa israeliana, è che la Corte ha respinto la richiesta di Pretoria di far slittare la deadline per la consegna del materiale che dovrebbe provare le colpe imputate allo Stato ebraico.

Intanto, si sono registrate le proteste di vari governi occidentali contro Israele dopo la morte di sei operatori Unrwa uccisi nel bombardamento di una scuola nel campo profughi di Nuseirat. «Dobbiamo garantire la protezione dei siti umanitari, ed è una questione che continuiamo a sollevare con Israele», ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Così il ministero degli Esteri tedesco: «L’esercito israeliano ha la responsabilità di proteggere il personale dell’Onu e gli operatori umanitari».

[Questo articolo è stato pubblicato sul portale Moked/Pagine Ebraiche, al quale rimandiamo; Photo Credits: Flickr - CC BY-ND 2.0 Deed]