Cina, “con il Vaticano ulteriore miglioramento dei rapporti”

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Dopo la nomina del vescovo ausiliare di Fuzhou, la prima sotto Leone XIV.

PECHINO, 12 GIU – Pechino ha accolto con favore l’ulteriore miglioramento dei rapporti con la Santa Sede dopo la nomina avvenuta il 5 giugno di Joseph Lin Yuntuan a vescovo ausiliare di Fuzhou, il capoluogo del Fujian, la prima sotto Leone XIV, a segnalare il sostegno del nuovo Pontefice al controverso accordo fortemente voluto dal suo predecessore papa Bergoglio. “Cina e Vaticano hanno mantenuto la comunicazione e rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo negli ultimi anni”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel briefing quotidiano di cui riferisce l’ANSA.

“Grazie agli sforzi congiunti di entrambe le parti, l’accordo temporaneo sulla nomina dei vescovi è stato attuato senza intoppi e la parte cinese è disposta a collaborare con il Vaticano per migliorare costantemente le relazioni bilaterali”, ha aggiunto Lin. La nomina del primo vescovo cinese sotto il nuovo Papa, su cui la Santa Sede ha espresso “soddisfazione” mercoledì per il riconoscimento espresso da parte di Pechino, ha “rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo” con il Vaticano.

La Cina e la Santa Sede non intrattengono relazioni diplomatiche formali perché il Vaticano le ha con Taiwan, considerata invece da Pechino una parte “sacra” e “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.

Tuttavia, nel 2018 le due parti hanno concordato un accordo storico che ha permesso a entrambe di avere voce in capitolo nella nomina dei vescovi in ;;Cina, Paese che ospita circa 10-12 milioni di cattolici. L’intesa, il cui testo non è mai stato reso pubblico, ha suscitato anche aspre critiche all’interno della Chiesa, con alcuni che lo considerano un modo per imporre al governo del Partito comunista cinese un controllo assoluto sui cattolici del Dragone. Tuttavia, l’accordo è stato rinnovato più volte, nel tentativo di papa Francesco di fare progressi nella Chiesa cattolica in Cina, l’ultima delle quali nell’ottobre 2024 addirittura per quattro anni, invece dei due precedenti.

Giuseppe Lin Yuntuan nuovo vescovo ausiliare di Fuzhou

Mercoledì 11 giugno, festa di San Barnaba Apostolo, ha avuto luogo il “riconoscimento agli effetti civili” e la presa di possesso dell’ufficio episcopale del vescovo 73enne Giuseppe Lin Yuntuan come vescovo ausiliare di Fuzhou, nella provincia cinese di Fujian. Lo ha riferito un messaggio della Santa Sede, aggiungendo che Papa Leone XIV, “nel quadro del dialogo relativo all’applicazione dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese”, aveva nominato il vescovo Lin Yuntuan come vescovo ausiliare di Fuzhou lo scorso 5 giugno. Si tratta della prima nomina riguardante un Vescovo cinese che sia stata disposta dall’attuale Pontefice, a meno di un mese dall’inizio del suo Pontificato, ricorda Gianni Valente su Fides.

L’ufficializzazione del vescovo Giuseppe Lin Yuntuan come vescovo ausiliare della diocesi di Fuzhou era un evento atteso nella comunità locale. Finora, le autorità e gli apparati che fanno capo al governo cinese non avevano riconosciuto l’ufficio episcopale del vescovo Lin. La cerimonia di ufficializzazione stata presieduta da Vincenzo Zhan Silu, vescovo di Mindong, che lo scorso ottobre aveva partecipato a Roma all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi.

Durante la cerimonia, il vescovo Lin ha dichiarato la sua adesione alla Costituzione e il suo intento di aiutare tutti a amare la Patria e la Chiesa, per diffondere il Vangelo e favorire l’unità del Paese nell’armonia, seguendo i criteri della “sinizzazione”. Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti della della Conferenza episcopale, dell’Associazione patriottica e del Comitato degli Affari religiosi della Provincia.

Dopo la cerimonia di insediamento è stata celebrata la messa, presieduta dal vescovo di Fuzhou, Giuseppe Cai Bingrui. Alla concelebrazione hanno preso parte diversi vescovi delle diocesi della provincia di Fujian: oltre al vescovo Zhan Silu, il vescovo Lin Yuntang e il vescovo Wu Yishun di Minbei, insieme a circa 80 sacerdoti e più di 200 tra suore e laici, spiega sempre Fides.

Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in merito alla cerimonia avvenuta mercoledì nella Cattedrale di Fuzhou ha dichiarato: “Si apprende con soddisfazione che oggi, in occasione della presa di possesso dell’ufficio di Vescovo ausiliare di Fuzhou da parte S E Mons. Giuseppe Lin Yuntuan, il suo ministero episcopale viene riconosciuto anche agli effetti dell’ordinamento civile. Tale evento costituisce un ulteriore frutto del dialogo tra la Santa Sede e le Autorità cinesi ed è un passo rilevante nel cammino comunionale della diocesi”.

Giuseppe Lin Yuntuan – ha riferito il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede – è nato a Fuqing (Fujian) il 12 marzo 1952. Dal 1979 al 1983 ha frequentato il seminario diocesano di Fuzhou. È stato ordinato sacerdote il 9 aprile 1984. È stato parroco in diverse parrocchie della diocesi dal 1984 al 1994 e poi dal 1996 al 2002. Nel 1985 ha anche assunto l’incarico di insegnante presso il Seminario diocesano. Dal 1994 al 1996 e poi dal 2000 al 2003 ha svolto anche la funzione di vice-direttore della Commissione economica diocesana. In quel periodo, per diversi anni, è stato Delegato episcopale. Dal 2003 al 2007 ha ricoperto l’ufficio di Amministratore diocesano. Negli anni seguenti, fino al 2013, ha coadiuvato l’Amministratore Apostolico della Circoscrizione in qualità di suo delegato. In seguito, dal 2013 al 2016, ha svolto il ministero di Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 28 dicembre 2017.

Il vescovo Giuseppe Cai Bingrui aveva ufficialmente assunto la guida della Sede episcopale di Fuzhou lo scorso 23 gennaio, dopo essere stato vescovo della diocesi di Xiamen. Papa Francesco – aveva riferito quel giorno il Bollettino quotidiano della Sala Stampa della Santa Sede -, “avendone approvata la candidatura nel quadro dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, ha nominato, in data 15 gennaio 2025, Vescovo di Fuzhou” Giuseppe Cai, “trasferendolo dalla sede di Xiamen”. Ambedue le diocesi si trovano nella provincia costiera di Fujian.

Durante la cerimonia, guidata anche in quell’occasione dal vescovo Vincenzo Zhan Silu, era stato dichiarato che il trasferimento avviene con il consenso del Vescovo di Roma e era stata letta la lettera di accettazione del trasferimento predisposta dal “collegio dei Vescovi cinesi”.

La diocesi di Fuzhou

Il cammino della comunità ecclesiale di Fuzhou è stato segnato negli ultimi decenni da sofferenze e condizionamenti che hanno alimentato anche divisioni. Prima della nomina del vescovo Cai Bingrui, la Sede episcopale di Fuzhou era vacante dal 14 aprile 2023, giorno in cui si è spento all’età di 88 anni il vescovo Pietro Lin Jiashan.

Il 9 giugno 2020, le autorità politiche cinesi avevano riconosciuto ufficialmente il ministero episcopale di Pietro Lin Jiashan. Prima dell’atto di installazione ufficiale, l’arcivescovo Lin aveva inviato a sacerdoti e consacrate una lettera in cui, tra le altre cose, riferiva di aver accettato il riconoscimento degli organismi che rispondono al governo perché il suo intento era quello di “cercare l’unità” nella diocesi, e dopo l’Accordo Cina-Santa Sede del 2018 e gli “orientamenti pastorali” pubblicati dai Dicasteri vaticani nel 2019 esistevano le “condizioni” per procedere sul cammino della riconciliazione.

Lin assicurava che l’atto di ufficializzazione pubblica del suo ministero episcopale era pienamente conforme alla fede confessata dalla Chiesa “una, santa, cattolica e apostolica”. Il vescovo Lin chiedeva anche a tutti i battezzati di “vivere in spirito di unità e comunione, percorrendo la via della riconciliazione attraverso l’accettazione e la sopportazione vicendevole, evitando attacchi e giudizi che alimentano la discordia, per essere uno in Gesù Cristo”.

[Foto: Fides]