La denuncia di Caritas Internationalis, “la chiusura di Trump degli aiuti esteri USAID ucciderà milioni di persone”

Durissimo intervento della confederazione caritativa cattolica. “Decisione sconsiderata”. Dutton, “un affronto disumano alla dignità delle persone, che causerà immense sofferenze”.
ROMA, 10 febbraio – Caritas condanna fermamente la “decisione sconsiderata” dell’amministrazione statunitense di chiudere bruscamente i programmi e gli uffici finanziati da USAID in tutto il mondo.
Caritas – si legge in una nota – riconosce il diritto di qualsiasi nuova amministrazione a rivedere la propria strategia di aiuti esteri. Tuttavia, “il modo caotico e privo di sensibilità in cui questa spietata decisione viene implementata minaccia la vita e la dignità di milioni di persone”. Fermare USAID “metterà a repentaglio i servizi essenziali per centinaia di milioni di persone, comprometterà decenni di progressi nell’assistenza umanitaria e allo sviluppo, destabilizzerà le regioni che contano su questo supporto fondamentale e condannerà milioni di persone a una povertà disumanizzante o addirittura alla morte”, afferma Caritas Internationalis.
Per oltre sei decenni, USAID è stato un partner fondamentale di Caritas e della Chiesa a livello globale, supportando comunità vulnerabili in tutto il mondo, fornendo assistenza salvavita alle persone colpite da crisi, alleviando la fame, fornendo assistenza sanitaria e istruzione di base, migliorando l’accesso ad acqua pulita, servizi igienici, riparo e protezione e affrontando le cause profonde della povertà. I suoi contributi sono stati fondamentali, promuovendo stabilità e sviluppo in molte regioni per decenni.
Alistair Dutton, segretario generale di Caritas Internationalis, ha osservato: “Fermare bruscamente USAID ucciderà milioni di persone e ne condannerà altre centinaia di milioni a vite di povertà disumanizzante. Questo è un affronto disumano alla dignità umana data da Dio alle persone, che causerà immense sofferenze. Uccidere USAID presenta anche enormi sfide per tutti noi nella comunità umanitaria globale, che dovremo rivalutare completamente chi possiamo continuare a servire e come”.
“Il nostro obiettivo immediato è lavorare in collaborazione con i nostri partner e alleati a livello globale per ridurre l’impatto del congelamento e garantire un supporto continuo a quante più persone vulnerabili possibile – ha aggiunto Dutton -. Le vite e la dignità di milioni di persone sono in bilico. Invitiamo i governi, le agenzie internazionali e le parti interessate a parlare e sollecitiamo fermamente l’amministrazione statunitense a revocare queste misure pericolose”.
Le ramificazioni di questa decisione si estendono ben oltre i confini degli Stati Uniti. Con l’USAID che rappresenta circa il 40% del bilancio globale e degli aiuti totali, l’interruzione avrà conseguenze catastrofiche in tutto il mondo. I destinatari diretti dei fondi USAID, i beneficiari secondari, le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni multilaterali, così come i governi nazionali che dipendono dagli aiuti bilaterali, affrontano tutti una grave battuta d’arresto operativa. Il danno risultante per le persone, in particolare le più povere in tutto il mondo, sarà catastrofico e minaccerà la vita e la dignità di milioni di persone.
In risposta, Caritas sta adottando misure proattive, tra cui:
* Sforzi di advocacy: coinvolgere i governi nazionali, le ambasciate statunitensi e i rappresentanti diplomatici per sottolineare le conseguenze di vasta portata del congelamento degli aiuti e orchestrare sforzi urgenti per invertirlo.
* Raccolta di informazioni: collaborare con le reti per valutare e documentare l’impatto sui programmi umanitari.
* Coordinamento: rafforzare la comunicazione per supportare risposte collaborative e strategiche tra i partner.
“Consapevoli che l’annuncio di Marco Rubio, Segretario di Stato degli Stati Uniti, di sospendere USAID era per una revisione di tutti i loro programmi, prevediamo i risultati di questa valutazione e sollecitiamo l’Amministrazione degli Stati Uniti a riaffermare il suo impegno per la compassione e la pace sostenendo le persone più vulnerabili in tutto il mondo”, rileva la nota.
“Restiamo fiduciosi che un dialogo costruttivo porterà a risultati positivi che sostengano l’obiettivo comune di sostenere i più bisognosi”, conclude.
Informazioni su Caritas Internationalis
“Caritas Internationalis è una confederazione di 162 organizzazioni cattoliche nazionali di soccorso, sviluppo e servizi sociali che operano in oltre 200 paesi e territori in tutto il mondo. Siamo un’espressione della missione della Chiesa di predicare la buona novella e contribuire alla costruzione del Regno di Dio di dignità, giustizia e amore per tutti. Il nostro mandato deriva dalla vita e dalle parole di Gesù Cristo e dalla vasta ricchezza dell’insegnamento cattolico e in particolare dell’insegnamento sociale della Chiesa. Caritas promuove lo sviluppo umano integrale e l’ecologia integrale servendo, accompagnando, difendendo e ascoltando le persone che vivono in povertà, mentre insieme ci prendiamo cura della nostra casa comune. Rispondiamo alle emergenze e alle crisi umanitarie naturali e complesse, fornendo servizi essenziali e sociali e assistenza sanitaria. Ci opponiamo alle cause della povertà e dell’ingiustizia e lavoriamo insieme, come fratelli e sorelle, sostenendo e facendo campagne per un mondo giusto basato sull’amore, la pace e la solidarietà. Il nostro lavoro è informato dalla riflessione sui ‘segni dei tempi’ attraverso una metodologia di ‘vedere, giudicare e agire’. Ci sforziamo di produrre un impatto positivo a lungo termine sulle vite di coloro che serviamo. Ciò richiede che siamo sia efficaci nel nostro lavoro sia buoni amministratori delle risorse a noi affidate”.
[Foto: Flickr/Simon Murphy]