"Una sola umanità condivisa", il manifesto dei Gesuiti

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"Con l’aumentare delle sfide globali, cresce anche l’urgenza di superare i sentimenti distruttivi che ci separano e alimentano l’odio verso 'l’altro'", sottolinea la Curia generalizia della Compagnia di Gesù. In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, aggiunge, "ci uniamo al JRS e ad altri partner per esortare tutti ad andare oltre le etichette e a riconoscere l’umanità che condividiamo". Leggi il Manifesto “Una sola umanità condivisa”.

JRS-Jesuit Refugee Service, Manifesto "Una sola umanità condivisa" - Premesse

Nel nome del nostro Creatore che ci ha conferito pari dignità, diritti e doveri e ci ha chiamati a vivere insieme come un'unica famiglia umana.

Riconoscere le crescenti sfide che affrontiamo nel mondo, la nostra casa comune, che spesso si traducono in divisioni e conflitti sempre più profondi.

Abbracciare la giustizia unita alla compassione per aiutare a prevenire cicli di vendetta e danni agli altri.

In riconoscimento del potenziale presente in ognuno di noi per arricchire la nostra famiglia umana e garantirne il benessere.

Ispirati dalla vita dei nostri fratelli e sorelle che vivono ai margini delle nostre società, compresi coloro che hanno perso la casa, i propri cari e il senso di identità, a causa della guerra, della violenza e dei disastri naturali.

Dobbiamo

Superare la paura e rifiutare atteggiamenti dannosi.
Riconosciamo le differenze che minacciano di diventare divisione e affrontiamole in modo non violento e con spirito di rispetto. Ammettiamo anche la paura e gli atteggiamenti dannosi, come la superiorità e il rifiuto, che creano e rafforzano le etichette, gli stereotipi e le immagini nemiche che ci separano. Insieme, lavoriamo per superare questi sentimenti distruttivi e per respingere con decisione l’odio.

Promuovere l’apertura, la comprensione e la connessione.
Impegniamoci insieme per una maggiore apertura, una comprensione e un apprezzamento più profondi di ciò che abbiamo in comune e di ciò che ci rende diversi. Facciamo di più per riconoscere la nostra comune umanità coltivando connessioni tra background, tradizioni e credenze diverse.

Creare spazi di appartenenza sicuri e condivisi nelle nostre comunità.
Creiamo spazi di incontro in cui tutti possano appartenere, dare e ricevere, e dove uno sconosciuto possa diventare un amico.

Consentire a tutti di accedere alle opportunità per realizzare il proprio potenziale umano.
Assicuriamoci che ogni persona, chiunque sia, possa godere di pari opportunità per sviluppare i propri talenti e realizzare il proprio potenziale umano nella comunità, affinché possa determinare attivamente il proprio futuro e quello delle proprie famiglie.

Incoraggiare la partecipazione di tutti alla formazione di società compassionevoli e giuste.
Facciamo ogni sforzo per amplificare le voci e le prospettive di coloro che sono spinti ai margini della società e per imparare da loro ciò che è necessario per promuovere relazioni giuste e compassionevoli nelle nostre comunità. Non dimentichiamo mai che in un mondo così disperatamente bisognoso di guarigione e rinnovamento, fare spazio alla partecipazione reale di coloro che soffrono gli effetti terribili della violenza è il primo passo verso la giustizia.

[Questo testo, di cui proponiamo una nostra traduzione, è stato pubblicato sul sito del JRS-Jesuit Refugee Service, al quale rimandiamo; Photo Credits: JRS-Jesuit Refugee Service]