LIBRI / "Il Passo della Vergine", sui martiri cristiani di Tsuwano, in Giappone
Il Passo della Vergine è una sperduta piana sui monti alle spalle di Tsuwano, una piccola cittadina nel Sud del Giappone. Fu in questo luogo che, in seguito alla ripresa delle persecuzioni anticristiane, tra il 1868 e il 1873, venne deportato un gruppo di fedeli provenienti da Urakami (Nagasaki) con l’intento di costringerli ad abiurare la fede.
Questi semplici contadini, discendenti di sette generazioni di cristiani nascosti, resistettero per anni a supplizi quotidiani senza mai cedere, e in trentasette persero la vita per l’atrocità delle torture. Qui, in loro memoria, venne eretta una cappella e ogni anno si celebra il pellegrinaggio più popolare della Chiesa giapponese.
E' la vicenda raccontata in "Il Passo della Vergine. Storia dei martiri cristiani di Tsuwano" d Takashi Paolo Nagai (Edizioni San Paolo 2024, pp. 158, euro 16.00), in libreria dal 9 luglio.
Takashi Paolo Nagai, medico convertito al cattolicesimo e sopravvissuto al disastro atomico, dedicò le sue ultime energie alla stesura di questa storia di martirio, avvertendo uno stretto legame fra la propria vicenda e quella dei cristiani di Urakami, della cui testimonianza si sentiva profondamente debitore.
"I cristiani sfilarono in processione seguendo docilmente le indicazioni delle guardie, senza proferire parola se non preghiere elevate tutti insieme, a una voce e un cuor solo - si legge in un brano del volume -. Dinanzi a quel trionfo di pace e di umiltà, che gridava che Cristo era presente in mezzo a loro, si videro prorompere in pianto persino alcuni di quelli che, un tempo, ne avevano invocato lo sterminio".
"Si può dire che questo libro sia il testamento spirituale del dottor Nagai, perché carico della sua fede appassionata e della fiducia in Dio, che opera per tramite di coloro che sono apparentemente deboli e piccoli per portare il bene al mondo intero", scrive nella prefazione mons. Mitsuru Alexis Shirahama, arcivescovo di Hiroshima.
Takashi Paolo Nagai (1908-1951), medico convertito al cristianesimo, sopravvisse all’esplosione della bomba atomica di Nagasaki, a causa della quale perse la moglie Midori e tutti i suoi averi. Raccontò di sé e della sua esperienza in numerosi libri divenuti best seller in Giappone e nel resto del mondo. Morì nel maggio 1951 in odore di santità.
Presso le Edizioni San Paolo, oltre all’autobiografia Ciò che non muore mai (2023), è stata pubblicata la raccolta Pensieri dal Nyokodo (2022) e Lasciando questi ragazzi (2023).
[Photo Credits: Edizioni San Paolo]