Il Papa e l'ambiente, lavora a seconda parte della Laudato si'. "I giovani hanno diritto a ricevere un mondo vivibile"

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La crisi ambientale e climatica allarma sempre di più papa Francesco, tanto che il suo magistero sull'"ecologia integrale", sulla cura della casa comune e sulle relative implicazioni sociali e politiche conoscerà ancora nuovi capitoli e sviluppi. E' stato lo stesso Pontefice, infatti, ad annunciare oggi a sorpresa di star lavorando ad un ampliamento e aggiornamento della sua enciclica in materia.

"Io sto scrivendo una seconda parte della Laudato si' per aggiornare i problemi attuali", ha rivelato stamane papa Bergoglio ricevendo in udienza in Vaticano una delegazione di avvocati di Paesi membri del Consiglio d'Europa firmatari dell'Appello di Vienna.

Ancora non è dato sapere se l'importante annuncio del Pontefice riguarderà una nuova edizione ampliata dell'enciclica esistente, firmata il 24 maggio 2015 e pubblicata il 18 giugno successivo - fatto comunque mai avvenuto in precedenza -, oppure una nuova enciclica a sé stante, che sarebbe la quarta del pontificato (dopo la 'Lumen Fidei' del 2013 a quattro mani con Benedetto XVI, appunto la 'Laudato si'' di due anni dopo e la 'Fratelli tutti' del 2020).

Sta di fatto che l'aggravarsi della crisi climatica e dei conseguenti disastri ambientali, i ritardi della comunità internazionale sugli accordi per limitare le emissioni di gas serra, l'accentuarsi delle migrazioni causate dal riscaldamento globale, e gli altri eventi intercorsi in questi anni come l'epidemia da Covid (il cui radicamento nel rapporto tra uomo e natura è stato sempre sottolineato da Francesco) e la stessa guerra in Ucraina - oggi nuovamente definita "insensata" dal Papa - richiedono per il Pontefice una comprensione adeguata e quindi una nuova trattazione con aggiornate linee di indirizzo e intervento.

"Sono sensibile - ha detto nel suo discorso alla delegazione di avvocati - alla cura che voi rivolgete alla casa comune e al vostro impegno per partecipare all'elaborazione di un quadro normativo in favore della protezione dell'ambiente". "Non dobbiamo mai dimenticare che le giovani generazioni hanno diritto a ricevere da noi un mondo bello e vivibile, e che questo ci investe di gravi doveri nei confronti del creato che abbiamo ricevuto dalle mani generose di Dio. Grazie per questo contributo", ha aggiunto.

La Laudato si', titolo che più francescano non si potrebbe in quanto incipit del Cantico delle Creature, ha avuto in questi anni una forte influenza a livello mondiale e suscitato un vastissimo dibattito, non solo in ambito cattolico, sull'atteggiamento verso la salvaguardia del creato. E' stato comunque lo stesso papa Francesco a precisare, parlando nell'aprile 2020 alla Fondazione Centesimus Annus, che "non si tratta di un'enciclica verde ma di un'enciclica sociale", liberandola così da una superficiale etichetta ambientalista.

L'argomento principale trattato nei sei capitoli è infatti l'interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell'umanità, ossia "l'ecologia integrale". E sempre alla Centesimus Annus il Pontefice ha auspicato che "lo sviluppo di un'ecologia integrale diventi sempre più una priorità a livello internazionale, nazionale e individuale".

(Questo articolo è stato pubblicato oggi dall'ANSA)