Il Papa, in dono migliaia tra colombe, uova di Pasqua e cornetti. Incontra imprenditori nel campo ecologico e dei beni culturali

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Manifesta come sempre "una forte emozione" il presidente dell'associazione Amitié France Italie, l'immobiliarista Paolo Celi, dopo l'incontro pre-pasquale con papa Francesco in occasione dell'udienza generale.

L'Afi, nell'ambito delle sue iniziative benefiche collegate alla figura del Pontefice, ha portato in dono migliaia tra colombe, uova di cioccolato, che andranno per lo più a bambini e famiglie, e cornetti, questi ultimi già richiesti dal Papa a Natale e da destinare ai senzatetto e alle persone più povere.

"Abbiamo portato 400 colombe, 800 uova di Pasqua, io dico 800 chili di cioccolato, e poi 3.500 cornetti per le persone nel bisogno e i senzatetto, che il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski distribuisce lui stesso", spiega Celi, ancora toccato dall'incontro col Pontefice, ribadendo la sua "grande emozione".

All'incontro col Papa il presidente di Afi ha accompagnato anche imprenditori e manager, come il francese Alain Samson, presidente di H2V, azienda che si occupa di attività 'verdi' ed energie rinnovabili, per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica - molto in linea quindi con la predicazione 'ecologista' di Francesco -, e i rappresentanti di White Exchange Spa, Guido Miani e Simone Russo, impresa che si occupa della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale attraverso la digitalizzazione d'immagine di opere d'arte, che già avuto un'importante esperienza in questo campo con la Pontificia Università Gregoriana.

All'incontro col Papa in udienza generale è seguito anche il colloquio in Segreteria di Stato col cardinale Pietro Parolin.

"Sono credente e ho provato molta emozione nell'incontrare il Santo Padre. Abbiamo parlato del mondo dell'ecologia, vista la mia attività nel campo del fotovoltaico, dell'eolico e dell'idrogeno. Mi sento molto aiutato da quello che dice il Papa nella sua visione ecologica e sulla transizione che tutti dobbiamo fare. E' stata una grande, grande emozione, e mi sento incantato dal fatto di aver incontrato il Papa e aver potuto parlare con lui di queste cose", commenta Alain Samson, la cui azienda si dice "pioniera della produzione d'idrogeno verde", ed è presente con impianti in tutta la Francia, nel Regno Unito e in Belgio, il cui obiettivo conclamato è "di far sparire il carbonio". Nel 2023 H2V è stata anche insignita della Palma d'Oro della Transizione energetica.

Guido Miani, di White Exchange Spa (nota anche in forma abbreviata come Whtexch Spa), spiega invece: "Noi abbiamo lanciato recentemente un'attività che contribuisce a nostro modo di vedere a valorizzare il patrimonio storico italiano, e in modo particolare anche del Vaticano e della Chiesa, che ne sono ampi depositari. E siamo partiti nel campo della digitalizzazione di immagine con un progetto-pilota che abbiamo portato avanti con la Pontificia Università Gregoriana con successo. Che ha consentito loro di avere degli incassi importanti, che poi potranno utilizzare per restauri, mantenimento delle opere e altro, e che noi ci riproponiamo, a nostra volta, di andare a rivendere a enti di musei o a chiunque possa eventualmente essere interessato a questo tipo di meraviglie, che solo noi in Italia abbiamo".

In quest'attività, secondo Miani, "c'è un angolo filantropico, ovvero l'idea di creare finalmente della valorizzazione su una cosa che non può essere staccata dai muri - stiamo parlando di opere fondamentalmente inamovibili -, quindi si tratta di lasciare l'opera originaria lì dov'è, si tratta di lasciare la proprietà a coloro i quali la detengono da secoli e secoli: l'unica cosa che si cerca di fare è di creare un'opera digitalizzata, dove l'originator, cioè il proprietario concede alcuni diritti, di suo piacimento, a chiunque li voglia andare ad acquistare".

L'amministratore delegato di White Exchange Spa, Simone Russo, sottolinea a sua volta che "abbiamo unito l'innovazione a un percorso secondo me fondamentale da un punto di vista di valorizzazione del patrimonio storico per creare un canale di finanziamento ricorrente, che consente poi di restaurare, di valorizzare queste opere, o per essere utilizzate anche per altri fini filantropici. Quindi come è stato detto oggi, speriamo di aver contribuito con prudenza e anche con un po' di intelligenza, in maniera però onesta e retta, che è quello che contraddistingue l'iniziativa".

(Foto d'archivio)