Il Governo iracheno riconosce il patriarca Sako come responsabile dei beni della Chiesa caldea

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Un decreto firmato dal primo ministro iracheno Muhammad Shiaa al-Sudani “nomina” il cardinale iracheno Louis Raphael Sako patriarca della Chiesa caldea “in Iraq e nel mondo”, e lo riconosce come responsabile ultimo delle proprietà e dotazioni della sua Chiesa patriarcale. Il decreto, riportato martedì 11 giugno sul sito della Chiesa caldea, riconosce comunque le prerogative patriarcali del Cardinale Sako e apre la strada al superamento della crisi nei rapporti tra Patriarcato caldeo e vertici politico-istituzionali iracheni apertasi nel luglio 2023, crisi che aveva spinto il patriarca Sako a lasciare la sede patriarcale di Baghdad e trasferirsi a Erbil.

Il testo del decreto - riferisce l'agenzia vaticana Fides - dispone testualmente “Sulla base dei poteri a noi concessi dalla Costituzione” e di altri riferimenti legislativi di aver “deciso quanto segue: 1) Nominare il Cardinale Patriarca Louis Raphael Sako Patriarca dei Caldei in Iraq e nel mondo; 2) : implementare l'autorità di dotazione “ per la quale il Patriarca “è responsabile delle dotazioni della Chiesa caldea”.

Nel luglio 2023 il presidente iracheno Abdul Latif Rashid aveva cancellato il Decreto 147, emanato dal predecessore Jalal Talabani il 10 luglio 2013, che sanciva a livello della legislazione nazionale la nomina pontificia del Patriarca a capo della Chiesa caldea “in Iraq e nel mondo” e lo riconosceva “responsabile dei beni della Chiesa”.

Dall’inizio della crisi, il patriarca Sako era tornato una sola volta a Baghdad, per un incontro con il premier Soudani.

[Questo articolo è stato pubblicato sul sito di Fides, al quale rimandiamo; Photo Credits: Vatican News]